Creator Vesevo diffonde cultura con “Cinema Unesco sotto le stelle”

I tesori del patrimonio culturale Unesco conosciuti attraverso la rassegna cinematografica

La settima arte messa  al servizio del Patrimonio tutelato dall’Unesco. È questo il fulcro dell’iniziativa ”Cinema Unesco sotto le stelle”, un progetto realizzato i con fondi del POC Cultura – Regione Campania 2014 – 20 nell’ambito del più ampio progetto “Creator Vesevo – in cammino tra le gemme Unesco tra Napoli e Torre Annunziata”.

La rassegna cinematografica in corso propone a cittadini e turisti desiderosi di conoscere il patrimonio protetto dall’Unesco una differente prospettiva, vale a dire quella di assistere alla proiezione di 40 film nazionali ed internazionali in favolose location di rilievo storico ed artistico. Un’esperienza da vivere sotto il cielo stellato di spazi cinema allestiti all’aperto, nella suggestiva ambientazione del cortile del Convento di San Domenico Maggiore fino al 15 settembre.

Quaranta opere d’arte cinematografica italiane ed estere, inserite nella programmazione secondo l’intenzione di creare dei percorsi a tema in grado di valorizzare luoghi e territori di Napoli e di Torre Annunziata che sono tutelati dall’Unesco. Dei 40 titoli in cartellone vi sono ben 37 pellicole di lungometraggi, delle quali 10 sono orgogli campani; altri 9 titoli sono di grandi autori internazionali pluripremiati; 5 fanno parte del cinema italiano con un occhio rivolto a giovani autori; 6 sono le versioni restaurate di grandi classici nostrani in collaborazione con la Cineteca di Bologna. Ancora, 7 documentari che spaziano dalle produzioni estere a quelle di giovani talenti del panorama tricolore.

Tra i titoli dei lungometraggi di spicco troviamo “Richard Jewell” di Clint Eastwood, “Dolor y Gloria” del regista spagnolo Pedro Almodovar, “Le sorelle Macaluso” di Emma Dante (molto elogiata alla Mostra del Cinema di Venezia), “Il buco in testa” di Antonio Capuano (Nastro d’Argento al Torino Film Festival 2020), “Il disprezzo” di Jean-Luc Godard.

Fra gli altri formati meritano di essere menzionati “La vita nuda” di Alfonso Postiglione, una recente e interessante produzione tra cinema e teatro prodotta dal Teatro Stabile di Napoli, “Aperti al pubblico” di Silvia Bellotti, documentario indipendente premiato in tutto il mondo e “Nomad – In cammino di Bruce Chatwin” ultima fatica documentaristica del maestro Werner Herzog, indimenticabile cineasta nell’Olimpo degli artisti ancora in vita.

“Oggi sono molti i grandi registi che decidono di esplorare il genere documentaristico, così come le sale cinematografiche alternative. Quelle all’aperto sono già una consuetudine in Italia, Francia e Germania – commenta Kim Van Hauss, esperta di elettronica per ADVIESJAGERS – mentre per Amsterdam solo da poco è stata approvata la realizzazione dello Stadspark Cinema: il primo permanente, open-air, che sfrutta pannelli di proiezione e impianti dolby surround fissi in autosufficienza energetica”.

Quest’ultima è un’opera che non può essere paragonata al fascino senza tempo della visione a contatto con la grandiosità dei siti Unesco, ma saprà rendere onore alla città che ospita il Festival Internazionale del Documentario di Amsterdam; secondo solo al grande Clermont – Ferrand Short Film Festival francese. Intanto gli appassionati di  cultura aspettano di godere delle Giornate Europee del Patrimonio 2021.

Foto: Mahdye-JV / unsplash

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