Il pigiama, così come lo conosciamo oggi, è un capo di abbigliamento intimo che tendiamo a considerare solo da un punto di vista estetico. In realtà la qualità del pigiama è direttamente correlata con quella del sonno e, quindi, la scelta di colori e tessuti da riposo è molto più importante di quanto possa sembrare.
Diverse tipologie di pigiama
Ci sono tanti tipi di pigiami sul mercato, per esempio uno che sta tornando molto di moda è il pigiama intero, meritevole di offrire tutto il confort durante il riposo o per starsene in casa durante una giornata di relax da scuola o lavoro. In realtà questo capo d’abbigliamento nasce moltissimi anni fa e solo agli inizi del novecento prende il nome con cui tutti lo conosciamo.
Il pigiama antico, infatti, non era inteso come quello che indossiamo oggi perché era molto ampio e spesso caratterizzato da pantalone e tunica regolabile con cordoncino. Nell’Inghilterra coloniale pre-industrializzazione, invece, andava molto di moda la camicia da notte che, ben presto, fu sostituto dal completo di maglia e pantalone in tessuto morbido.
La scelta del tessuto è importantissima
Secondo diversi studi è proprio il materiale di cui si compone il pigiama ad influenzare la qualità del riposo. La ragione deriva da una serie di variabili misurate durante il sonno tra cui figurano temperatura corporea, attività cerebrale e frequenza cardiaca.
Dopotutto il pigiama è a contatto diretto con la nostra pelle, in un momento in cui il corpo si libera dalle tossine e dalle cellule morte mentre ne produce di nuove. Di conseguenza il pigiama deve essere confortevole e traspirante e, soprattutto, facile da lavare anche a quaranta gradi senza rovinarsi o scolorirsi.
Tessuti come flanella, seta e cotone sono ideali per favorire il sonno, stimolare il ricambio cellulare e beneficiare di un più facile addormentamento. Da un lato c’è la flanella che induce il sonno perché capace di mantenere il corpo ad una temperatura ideale mentre, dall’altro, c’è l’intramontabile cotone. Questo materiale è ideale soprattutto per le pelli sensibili ma non per i freddolosi perché ha caratteristiche più isolanti della flanella.
A seguire ci sono seta e bambù, due materiali termo-regolatori che tengono caldo nelle giornate rigide e che ci rinfrescano durante le estati più afose. Il bambù è noto anche per le sue particolari proprietà anti-batteriche, il che lo rende il tessuto ideale per un pigiama primaverile, quando si sviluppano con maggior incidenza i sintomi delle allergie stagionali.
Come fare una buona scelta?
Alla luce di tutte queste considerazioni il nostro consiglio è quello di scegliere pigiami di ottima qualità, senza troppi fronzoli come bottoni o etichette. Dobbiamo prediligere la comodità e la qualità dei materiali, scegliendo tessuti facili da lavare ad alte temperature almeno una volta a settimana.
Quanto allo stile, invece, ognuno è libero di seguire il proprio gusto e il proprio istinto. Tuttavia ricordiamo che la qualità del sonno influenza la qualità della vita e le nostre capacità fisiche e mentali durante il giorno per cui, la priorità, deve rimanere sempre la qualità dei materiali finalizzata alla nostra salute.