Alimentatori per dispositivi digitali: ecco le principali differenze tra i modelli più diffusi

Oggi, più che in passato, si è in un’epoca caratterizzata dall’ampia diffusione e utilizzo di dispositivi digitali, come computer, laptop, smartphone o tablet, necessari spesso per ragioni di lavoro e di studio, ma anche per lo svago, il tempo libero, le relazioni sociali, la fruizione di servizi.
Per poterli utilizzare e garantire loro un’autonomia sufficiente e far sì che svolgano le loro funzioni, è necessario, di tanto in tanto, caricare le loro batterie. Per questa ragione, molti modelli di dispositivi sono dotati di alimentatori, più o meno sofisticati, pronti a essere impiegati quando necessario. Cosa succede, però, quando questi sono ormai usurati e bisogna sostituirli?
La vasta gamma di modelli presenti sul mercato, spesso interscambiabili tra loro e compatibili con la maggior parte dei dispositivi, può disorientare i consumatori e rendere difficile la scelta. Tante volte non si comprendono le differenze salienti tra i principali modelli di caricabatterie, non capendo del tutto cosa sia un alimentatore per auto, molto utile in viaggio e spesso acquistabile presso le aree di servizio, e in cosa differisca, ad esempio, da un Magsafe venduto da Euronics e così via.
Proviamo, quindi, a esplorare i modelli più diffusi e capire quali sono le principali caratteristiche che li contraddistinguono, affinché possano svolgere la loro funzione nel modo migliore, con i diversi dispositivi digitali.

Alimentatore per laptop

Si definiscono alimentatori per laptop proprio perché specifici per la ricarica delle batterie montate sui computer portatili. Generalmente sono composti da un cavo avente due estremità, una adatta per essere collegata all’alimentatore del PC da ricaricare e l’altra caratterizzata da una presa, che può essere collegata a uno trasformatore che si collega poi a una presa di corrente. Sono specifici per la ricarica dei portatili proprio perché garantiscono la giusta tensione necessaria a una rapida ricarica del PC.
Quest’ultimo fattore è importante da tenere presente, qualora si pensi di utilizzarlo per ricaricare altri dispositivi digitali con prese compatibili, come tablet o smartphone. L’eccesso di tensione, infatti, potrebbe fulminare questi ultimi dispositivi che, invece, richiedono un passaggio di corrente inferiore e dispongono già di loro caricabatterie specifici.

Caricabatterie a muro standard

Questo è il classico caricabatterie che si trova nella maggior parte delle confezioni dei dispositivi digitali e si contraddistingue proprio per la presenza di uno spinotto all’estremità del cavo, adatto per essere collegato alla presa del muro.
Sono molto semplici da usare e adatti a tutti i piccoli dispositivi, come smartphone e tablet. Ciò che è importante verificare e li differenzia tra loro è la porta USB, che deve necessariamente essere compatibile col dispositivo che si vuole ricaricare.
Anche questi possono variare in termini di potenza di uscita. Non è un caso, infatti, che alcuni alimentatori impieghino meno tempo rispetto ad altri. Per questa ragione è importante verificare anche questo aspetto per assicurarsi una ricarica efficace e sicura.

Caricabatterie Wireless

I caricabatterie Wireless, di ultima generazione rispetto ai precedenti, funzionano principalmente grazie all’induzione magnetica, che permette al dispositivo di essere caricato senza nessun collegamento al cavo. Basta semplicemente posizionare il dispositivo sulla placca magnetica, perché la carica venga trasferita al dispositivo. Generalmente viene impiegato per smartwatch, smartphone e tablet, anche se è comunque opportuno che questi modelli supportino questa tipologia di ricarica. Ciò che bisogna tenere presente è che le ricariche effettuate con questa tecnologia, di solito, richiedono un po’ più di tempo.

Power Bank

La definizione Power Bank indica i caricabatteria portatili, particolari modelli che sono a loro volta dotati di batteria da ricaricare e non necessitano di un collegamento alla presa di corrente, per alimentare il dispositivo digitale. Basta, infatti, caricare in anticipo la power bank e portarla con sé, utilizzandola all’occorrenza, quando non si hanno prese a muro disponibili a cui collegare il proprio dispositivo, ormai scarico. Si tratta, quindi, di modelli molto utili per quando si resta fuori casa a lungo, durante i viaggi, le passeggiate o all’aperto.
Ogni power banck può avere una capacità diversa, indice della quantità di energia che possono trasferire al dispositivo. Serve quindi soffermarsi sulla capacità di ogni modello, per valutare quello più adatto alle proprie esigenze.

Caricabatterie per Auto

Ultimi modelli utili nel proprio parco alimentatori possono essere i caricabatterie per auto. Questi sono costituiti da cavi che, da una parte, presentano la classica presa USB per collegare il dispositivo e, dall’altra, una presa adatta per essere collegati nell’alloggiamento dell’accendisigari delle autovetture. Sono quindi specifici per essere impiegati solo in auto.

L’aspetto principale da tenere presente, quando si sceglie un caricabatterie, riguarda la sicurezza e affidabilità dei modelli, oltre alla compatibilità con i propri dispositivi e le proprie esigenze.
È fondamentale che ogni alimentatore rispetti gli standard di produzione e che, nel loro utilizzo, vengano rispettate tutte specifiche e le raccomandazioni del produttore, per garantire una ricarica serena ed efficiente.

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