Nuova sezione archeologica inaugurata dal Ministro Sangiuliano
Il Museo Correale di Sorrento celebra il suo Centenario, con una cerimonia di inaugurazione a porte chiuse, venerdì 10 maggio, alla presenza del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, del Direttore generale Musei Massimo Osanna, del Sindaco del Comune di Sorrento Massimo Coppola, del Soprintendente ABAP Area Metropolitana di Napoli Mariano Nuzzo, del Presidente del Museo Correale Gaetano Mauro, del Direttore del Museo Correale Paolo Jorio e del Soprintendente ABAP Area Metropolitana di Napoli Luca Di Franco.
L’evento è anche l’occasione per inaugurare la nuova sezione archeologica, nata in seno al recupero degli ambienti sotterranei avvenuto grazie a un consistente intervento di ripristino e restauro voluto e realizzato con la collaborazione tra il Ministero della Cultura, il Provveditorato, il direttivo e la presidenza del Museo Correale, con la collaborazione della MSC Foundation che ha finanziato il restauro di alcune opere in memoria del Professor Mario Russo, responsabile per molti anni dell’Archivio storico della Biblioteca e della Sezione Archeologica del Museo.
Il Museo Correale nasce nei primi del ‘900 per il volere dei fondatori Alfredo e Pompeo Correale intenti ad per evitare le dispersioni delle opere d’arte provenienti dalle proprie collezioni private. Opere che nel tempo sono diventate sempre più numerose e di immenso valore come quelle delle Scuola napoletana del ‘700 e ‘800, tra cui opere di Andrea Vaccaro e Luca Giordano, della Scuola di Posillipo come Duclére, Gigante e Pitloo, della pittura fiamminga, tra cui Michiel Sweerts, Van Dick, Rubens e Van Kassel, la Maddalena di Artemisia Gentileschi, la collezione di nature morte a cui è stata recentemente dedicata una pregevole mostra dal titolo “Still Life, Vite Silenziose” con autori come De Konick, Andrea Belvedere, Aniello Ascione, Nicola Casissa, Jean Baptiste Dubuisson, Daniel Seghers, Giovan Battista Ruoppolo, Salvatore Giusti, Giuseppe Tomajoli, Christian Berentz, Tommaso Realfonso e Gaetano Cusati. E poi mobili unici dal ‘600 all’800, oggetti di tarsìa sorrentina, oltre 2000 porcellane tra orientali, napoletane e europee e pastori del ‘700, tra cui pezzi unici di San Martino.
Le opere restaurate ed esposte secondo un criterio cronologico e topografico nella nuova Sezione Archeologica del Museo Correale, invece, raccontano in particolar modo i principali aspetti della città romana, a partire dal nucleo di marmi recuperati nell’area che gravitava intorno al Foro, esposti nella sala dedicata alla Surrentum pubblica, passando per la Surrentum preromana, dove sono esposti i materiali provenienti dalle necropoli preromane e alcuni oggetti dallo scarico di via Tasso e per la Surrentum privata. Numerosi sono anche gli oggetti che provengono dalle necropoli romane ubicate all’esterno del tessuto urbano che confluiscono anche nella quarta sala, la Surrentum funeraria. Infine la quinta sala, dedicata alla Surrentum egizia porta verso la conclusione del percorso archeologico nel Settore Meridionale, dove è visibile il pavimento originale di quello che si è rivelata una antica cisterna romana.