Su Rai 1 il programma ‘Passaggio a Nord-Ovest’ ideato dal conduttore per esplorare le bellezze dell’Italia
“Passaggio a nord ovest”, il programma di Rai Cultura ideato e condotto da Alberto Angela, partirà anche questa settimana in esplorazione tra le bellezze del nostro Paese e racconterà incredibili storie di popoli e luoghi grazie a filmati realizzati in giro per il mondo. Con la rubrica “Pompei ultime scoperte”, realizzata in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei, seguiremo i recenti scavi nell’Insula dei Casti Amanti, un grande caseggiato nel cuore della città, che come spesso accade, prende nome da un affresco ritrovato che ritrae un uomo e una donna intenti a baciarsi. Focus in particolare sul ritrovamento di un armadio dell’epoca e sul lavoro di restauro volto a ricostruirne la forma.
Sabato 28 dicembre, alle 15.00 su Rai 1, Alberto Angela andrà a pochi chilometri da Palermo, in un viaggio nel tempo risalente all’epoca Normanna, alla scoperta di quello che è stato definito “uno dei templi più belli del mondo”: il Duomo di Monreale.
L’opera monumentale che comprendeva, insieme alla Basilica, il Palazzo Reale e una Abbazia benedettina, venne fatta erigere da re Guglielmo II d’Altavilla tra il 1172 e il 1176. Capolavoro dell’arte arabo-normanna, il Duomo ospita la più vasta opera musiva esistente, seconda solo alla Basilica di Santa Sofia ad Istanbul. Hernest Shackleton è forse l’ultimo eroe dell’epoca delle grandi esplorazioni e le sue imprese di oltre un secolo fa ci indicano la strada verso una delle ultime frontiere del nostro mondo: le regioni polari, e soprattutto l’Antartide. Tim Jarvis, esploratore e scienziato ambientalista, segue da anni il suo esempio, provando a ripeterne le gesta, nelle condizioni più estreme. Verrà rievocata l’impresa forse più famosa di Shackleton, la missione dell’Endurance, tra il 1914 e il 1916, che avrebbe dovuto aprirgli la strada per attraversare per la prima volta l’Antartide da costa a costa.
Ad Harar, città situata a 1800 metri di altitudine sull’Altopiano Etiope, esiste da sempre un rapporto speciale che lega gli uomini e le iene. Questi animali, che altrove sono considerati feroci e pericolosi, qui convivono pacificamente con gli abitanti della città. È un rapporto di convenienza reciproca: le iene fungono da spazzini della città, mangiando gli scarti dei mercati all’aperto, e in cambio proteggono le persone dagli spiriti maligni. Per la rubrica “Passaggio alla Mostra”, questa settimana si visiterà la mostra “Roma Pittrice. Artiste al lavoro tra il XVI e il XIX secolo” ospitata al Museo di Roma- Palazzo Braschi, a Roma.
Al centro dell’esposizione, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, sono le tante artiste che dal XVI al XIX secolo hanno fatto di Roma il loro luogo di studio e di lavoro con una produzione ricca, variegata e di assoluto rilievo artistico, spesso relegate a una sorta di “silenzio” storiografico. Sono esposte circa 130 opere, eseguite da cinquantasei diverse artiste, attive nella Capitale stabilmente o per periodi più o meno lunghi.