Gragnano: sì al Museo della Pasta. Taglio del nastro nel 2018

“Il museo della pasta si farà, taglio del nastro il 1 gennaio 2018”. Lo ha detto il sindaco di Gragnano Paolo Cimmino nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto relativo al Museo della Pasta.

Un progetto da 350mila euro, finanziato interamente da imprenditori locali che stamane hanno presenziato all’evento, come Di Martino, Garofalo e Liguori. Chiave di volta del finanziamento al progetto sarà l’“Art Bonus”, come avevamo annunciato nella giornata del 16 febbraio. Si tratta di un sistema di incentivi fiscali diretti a privati che decidono di fare mecenatismo, elargendo donazioni a sostegno dell’arte, della cultura e in generale dei Beni Culturali pubblici. Il credito d’imposta definito è del 65% e sarà detraibile in 3 anni, riconosciuto alle persone fisiche e agli enti senza scopo di lucro nei limiti del 15% del reddito imponibile.

Come sarà. Il museo verrà ospitato nel convento di San Michele Arcangelo in via Santa Croce, oggetto di numerose vicissitudini, a partire dal Medioevo fino ad oggi. Il museo verrà collocato al piano terra, con ingresso su via Santa Croce. Il porticato ospiterà esposizioni esterne, poi ci sarà uno spazio per le esposizioni interne ed una sala conferenze. Lo spazio esterno del chiostro potrà essere usato come area polifunzionale. Il percorso museale sarà costituito da diverse aree tematiche, che partiranno dalle origini della storia della pasta di Gragnano, attraversando l’evoluzione del processo produttivo e arrivando fino al prodotto di oggi, conosciuto in Italia e nel mondo. I contenuti di questo percorso espositivo saranno supportati da installazioni che guideranno il fruitore attraverso esperienze sensoriali, che lo coinvolgeranno all’interno della filiera. Ci saranno anche sezioni multimediali per rendere interattivo il processo di conoscenza; nel chiostro, infine, sarà possibile ospitare eventi culturali, che coinvolgeranno la comunità di Gragnano ed, eventualmente, i turisti da tutto il mondo.

Alla conferenza hanno partecipato, oltre al sindaco Paolo Cimmino, l’assessore al bilancio Ciro Guadagno: “E’ un giorno importante per la manifestazione d’interesse e per i ricavi delle aziende che producono sul nostro territorio, in quanto, con il loro volume di affari, possono usufruire in maniera completa degli sgravi relativi all’Art Bonus”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Sara Elefante, assessore alle politiche sociali: “Con questa manovra abbiamo voluto dare sviluppo alla mission di questa amministrazione, ovvero quella di far interagire i privati con l’ente pubblico. In questo modo i privati potranno donare, sì, ma traendone anche benefici”.

Ovviamente entusiasta il sindaco Paolo Cimmino: “Oggi è una giornata storica. C’è stato grande impegno da parte dell’amministrazione e generosità degli imprenditori che fanno finanziato interamente il progetto. Dal punto di vista tecnico abbiamo già approvato le delibere di attuazione del progetto, sia del piano terra che del primo piano. Ora bisognerà bandire la gara, espletarla e far partire i lavori, sperando che per l’inizio del 2018 sia tutto pronto”.

Valorizzare il settore agroalimentare per far sì che i turisti presenti nelle città limitrofe come Castellammare di Stabia e Pompei, si avvicinino a realtà eccellenti come Gragnano e la zona dei Monti Lattari. “Il progetto del museo della pasta – ha dichiarato Enzo Marrazzo, presidente del Distretto Turistico Pompei, Monti Lattari  e Valle del Sarno – può fare da apripista, per far sì che si rafforzi la territorialità delle iniziative che si possono mettere in campo. Stesso discorso con il paniere delle conserve dell’altro settore di cui ci occupiamo per fornire alternative valide al turismo”.

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