Il Complesso degli Incurabili: la storia e la sua fondazione

Maria Longo, la santa che scrisse la storia della collina di Caponapoli

Uno dei luoghi più belli da scoprire nella città di Napoli è sicuramente il Complesso di Santa Maria del Popolo degli Incurabili, qui storia e medicina si fondono con l’arte. La genesi del complesso è legata ad una delle donne più importanti della storia napoletana: Maria Longo. 

Nel 1506 Maria Longo arrivò a Napoli dalla Catalogna seguendo il marito Joan LLonc, vice-cancelliere del Regno di Ferdinando II d’Aragona. Dopo appena tre anni Maria rimase vedova e, malata ormai da tempo di una grave forma di artrite reumatoide, decise nel 1510 di andare in pellegrinaggio al Santuario della Santa Casa di Loreto per chiedere la grazia. Dopo quel lungo viaggio il miracolo avvenne e guarì. Profondamente riconoscente decise di dedicare la sua vita a Dio e alla cura degli infermi. Così prese i voti diventando suor Maria Lorenza e nel 1522 fondò l’Ospedale di Santa Maria del Popolo degli Incurabili.

L’ospedale fu edificato sulla collina di Caponapoli, fuori dalle mura cittadine ma abbastanza vicino la Porta di San Gennaro da non essere isolato. La collina era un luogo tranquillo, immerso nel verde, i venti che soffiavano sull’altura rendevano la zona ancora più salubre. L’ospedale divenne un punto di riferimento per gli infermi ma soprattutto per i malati di sifilide, detti all’epoca “incurabili”.

 Nel 1533 san Gaetano Thiene, fondatore dell’ordine dei teatini, arrivò a Napoli nella chiesa di Santa Maria della Misericordia ai Vergini (collegamento articolo SMMAVE). Incontrandolo Maria Longo maturò la decisione di fondare il Monastero di Santa Maria di Gerusalemme di cui i teatini ebbero la direzione spirituale.

Il Monastero di Santa Maria di Gerusalemme è anche detto Monastero delle 33, perché il Papa nel 1536 acconsentì che le monache al seguito del monastero fossero tante quanti gli anni di Cristo. Le monache che si unirono a Maria Longo erano ex-prostitute malate di sifilide che lei stessa aveva curato e convertito ad una nuova vita, per questo era anche detto il Monastero delle pentite.

Il nuovo monastero fu costruito vicino l’Ospedale degli Incurabili. Il complesso si è arricchito nei secoli e oggi raggruppa: la Chiesa Santa Maria del Popolo, la Chiesa Santa Maria dei bianchi, l’Ospedale di Santa Maria del Popolo degli Incurabili, la Chiesa Santa Maria delle Grazie Maggiori, il Complesso Santa Maria della Consolazione, la Chiesa Santa Maria dei Gerusalemme e la Farmacia degli Incurabili.

Ad inizio dell’Ottocento era parte del complesso anche il Collegio di Medicina fondato da Murat, annesso all’ospedale permetteva subito ai suoi studenti di fare pratica con gli ammalati. L’allievo più illustre è stato Giuseppe Moscati, altra figura illustre per la storia di Napoli. Purtroppo il collegio fu chiuso nel XX secolo.

Questa storia di devozione e medicina è stata determinante per la collina di Caponapoli. Ormai moltissime persone conoscono questo luogo come la Collina degli Incurabili, dimenticando l’antico nome dell’acropoli greca. Oggi questa storia che si intreccia tra arte, medicina e religione è raccontata dal Museo delle arti Sanitarie.

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  • Start Date
    Maggio 2, 2020 10:00 am
  • Status
  • Location
  • Category
  • Address
    Via Maria Longo, 50 - Napoli
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