Il paese di San Pompilio Maria Pirotti, custodisce il mistero della Madonna Mamma Bella
Metti un pomeriggio in Irpinia, un fuori programma e la scoperta di un borgo situato al confine con la città di Benevento. Siamo a Montecalvo Irpino, nel settore nord di Avellino, un comune di circa 3400 abitanti ubicato nella Valle del Miscano.
Il nostro tour comincia da Piazza Vittoria, dove troviamo facilmente parcheggio per l’auto, proprio difronte la chiesa di Santa Maria Assunta un’importante testimonianza di architettura tardo-gotica dell’Irpinia.
Ci incamminiamo verso il centro storico percorrendo via Costa dell’Angelo, ad accoglierci, troviamo una bella immagine della Pacchiana ed uno scalone piuttosto scenografico. Intorno c’è silenzio, siamo nelle prime ore del pomeriggio.
Scorgiamo a metà scalinata, un bellissimo portale, qualche signora incuriosita dal nostro arrivo, si affaccia al balcone e ci sorride. Al termine della salita arriviamo al Santuario di San Pompilio Maria Pirotti, centro della religiosità di Montecalvo, adiacente al Museo Pompiliano.
Ci addentriamo nel cuore storico del borgo, troviamo ristoro in un piccolo bar, il tempo di un caffè e una bottiglia d’acqua. Mentre cerchiamo di orientarci, attirano la nostra attenzione due belle maioliche, nel frattempo voci goliardiche ci raggiungono: giovani ed anziani sono impegnati in una accesa partita di carte.
Il nostro percorso prosegue per corso Umberto I, se siete così bravi da individuarlo, sul lato destro trovate il Vicoletto degli innamorati, stretto stretto, in salita, colorato. L’iniziativa vuole essere un’omaggio all’amore vero e ai sentimenti puri, troppo spesso dimenticati e persi in questa era tecnologica. Il vicoletto mette di buon umore, munitevi di sorrisi, positività e macchina fotografica.
A pochi passi, ancora qualche scalino – nulla di faticoso, ma indossate scarpe comode se pensate di passare di qua – e si giungiamo alla chiesa di Santa Maria, rinomata perchè custodisce la Madonna Mamma Bella che nella pupilla dell’occhio destro presenta la figura di un teschio umano stilizzato, collegato alla vita di san Pompilio, il santo montecalvese. Da qui, si può godere della splendida vista panoramica dal cortile del Palazzo Ducale.
Ritorniamo nuovamente lungo il corso, proseguiamo fino ad arrivare al Trappeto, un quartiere rupestre composto da grotte scavate nel tufo, lo scenario che si apre dinanzi a noi è magnifico: qui il tempo si è fermato.
Il nostro tour volge quasi al termine, prendiamo la strada del ritorno. Siamo in auto e costeggiamo il parco pubblico di Montecalvo Irpino, ma qualcosa cattura il nostro sguardo. Sulla sinistra, in via Padre Marciano Ciccarelli, si estende un Murale per 510 mq che è considerato uno dei murali a soggetto unico più grandi d’Italia. Rappresenta le vicende e la storia della comunità montecalvese, Gli artisti che hanno contribuito sono: Lavino Sceral, Lello Sansone, Michele Giglio e Renato Criscuolo, coordinati dalla critica Marisa Russo.
Il primo pensiero va ai ragazzi dell’Associazione Culturale e di Promozione Turistica e Territoriale “I Pupini”, è grazie a loro che abbiamo scelgo di visitare il borgo, le loro dritte ci hanno ben indirizzato. Vi consigliamo di visitare le loro pagine social, così da restare connessi con la realtà di Montecalvo Irpino.