L’opera del “divino ribelle” nella nella Chiesa di Sant’Anna dei Lombardi
La Chiesa di Sant’Anna dei Lombardi è un vero e proprio scrigno: in essa troviamo quadri e statue meravigliosi che ne fanno un gioiello del rinascimento napoletano.
Tra le tante cappelle, una di esse, oggi attira l’attenzione per una scoperta incredibile. Entrando a destra c’è quella della famiglia Correale. Marino, conte di Terranova ed intimo amico di Alfonso II, decise di creare un luogo dove trovare riposo eterno insieme ai suoi cari. Chiamò l’architetto e scultore fiorentino Benedetto da Maiano che creò una pala d’altare marmorea con una sublime Annunciazione tra i Santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista. Tutto intorno troviamo le Sibille e due puttini reggifestone.
Già ad un primo sguardo si nota subito la pregevole fattura della piccola scultura in cima a destra, ma ora lo si può dire apertamente: è attribuibile a Michelangelo Buonarroti. Non esistono documenti che certificano la cosa, è una ipotesi abbastanza certa basata su una comparazione stilistica con altre opere dell’artista.
Gia nel 1958 la studiosa tedesca Margrit Lisner aveva suggerito che dietro questo spiritello ci potesse essere la mano di Michelangelo, negli ultimi anni, gli studi dello storico dell’arte Francesco Caglioti hanno confermato la supposizione.
Si è concentrato sulla struttura del capo, l’espressione particolare del viso e la postura, che è molto singolare: il putto sorregge un festone col braccio destro sollevato che mette in vista l’ascella ed è proprio questo particolare che spinge gli studiosi a trovare uno schema riconoscibile e ricorrente nelle altre opere di Michelangelo.
In questo modo si aggiunge un altro illustre nome a quelli che hanno lavorato nella Chiesa di Sant’Anna dei Lombardi, che non a caso è definita uno dei luoghi più belli di Napoli.
Foto di Giovanni Allocca.