Un’imperdibile mostra su Battistello Caracciolo a Napoli

L’esposizione con più di 80 opere, è in tre sedi: il Museo di Capodimonte, Palazzo Reale e Certosa di San Martino

Il 9 giugno è stata inaugurata una particolarissima mostra dedicata ad uno dei più interessanti pittori seguaci di Caravaggio: Battistello Caracciolo. Per la prima volta si è compiuta una operazione culturale che ha visti impegnati più fronti: infatti la grande esposizione con più di 80 opere è in tre sedi, nella Sala Causa del Museo e Real Bosco di Capodimonte, nella Sala del Capitano di Palazzo Reale di Napoli e nella Certosa di San Martino.

L’esposizione, a cura di Stefano Causa e di Patrizia Piscicello, si può considerare un grande omaggio al primo degli allievi di Michelangelo Merisi a Napoli, è colui che per primo accoglie a Napoli le suggestioni del pittore maledetto ma è però un allievo infedele, in quanto a differenza del Maestro sperimenta ed osa. Per Caravaggio esiste solo la pittura, invece Battistello incide, disegna, affresca. Il titolo della Mostra richiama invece ad un saggio di Roberto Longhi del 1915, nato in un movimento storico dove il nostro pittore era pressoché sconosciuto. Egli lo definisce appunto il “patriarca bronzeo dei caravaggeschi”. E’ un patriarca perchè il suo modo di dipingere è austero e severo, il richiamo alla tradizione classica è innegabile, ad un colpo d’occhio subito ci si rende conto che le sue figure sono rigide ed altere, fiere della loro santità. La storia dell’arte tende ad associare ad ogni pittore un colore: se pensiamo a Tiziano ci viene in mente il rosso, Luca Giordano è legato all’azzurro intenso, il nostro Battistello Caracciolo invece è bronzeo. I Santi, le Madonne, i Puttini, tutte le sue figure hanno un colorito quasi cadaverico, un incarnato dai toni cupi, ma è come se fosse la sua firma d’artista, una caratteristica che rende le sue opere subito riconoscibili. In omaggio a questa peculiarità del suo modo di dipingere, le sale dove sono esposti i quadri sono state dipinte di questo colore.

La Mostra non solo attinge dai numerosi materiali del Museo di Capodimonte, ma si avvale anche di numerosi prestiti anche internazionali, cosa che rende questa esposizione un evento di importanza capitale. Molti sono stati i parroci e le fondazioni private che hanno deciso di prestare pale d’altare e piccoli quadri: nel percorso di possono infatti vedere la monumentale Madonna d’Ognissanti dalla Collegiata di Santa Maria a Stilo, l’intensa Immacolata Concezione di Roccapaspide, la Trinità Terrestre della Chiesa della Pietà dei Turchini e così via, in un crescendo meraviglioso che tocca vertici in alcune potentissime opere, come il Cristo e l’angelo del Kunsthistorisches Museum di Vienna o il Battesimo di Cristo della Quadreria dei Girolamini.

Non si può comprendere il barocco, il periodo nel quale si muove Battistello Caracciolo senza tenere in considerazione anche i diversi campi del sapere. La Napoli del XVII secolo era un crocevia di culture e tradizioni: le chiese erano cantieri dove oltre la pittura importanti erano anche le sculture che ornavano cappelle ed altari. E’ il secolo della musica e della filosofia, Napoli era una capitale non solo geografica ma anche culturale. Per questo nell’allestimento si è tenuto conto anche delle composizioni musicali e della scultura, creando l’incontro di due mondi che creano interessanti dialoghi, come il Cristo flagellato in prestito dall’Arciconfraternita della Trinità dei Pellegrini messo in relazione con il Cristo alla Colonna di Battistello.

Una Mostra è però anche occasione per restaurare. Infatti è stato fatto un magistrale lavoro sulla Gloria di Sant’Ignazio del Gesù Vecchio di Napoli. La tela è stata ripulita dalla polvere depositata nei secoli e ha rivelato una lucente tavolozza di colori. I visi degli Angeli sembrano quasi gli scugnizzi che sicuramente Battistello aveva incrociato per i vicoli di Via Paladino dove sorge la Chiesa. La Mostra indaga anche la produzione profana, con la piccola tela di Leda ed il Cigno nonchè riflette sui numerosi disegni che il Pittore ha lasciato, esposti in uno dei corridoi.


La mostra è visitabile fino al 2 ottobre 2022. Biglietto Mostra: 20,00 euro cumulativo valido per un ingresso in ogni sito espositivo per tutta la durata della Mostra.

Event Details
  • Start Date
    Giugno 13, 2022 4:00 pm
  • End Date
    Ottobre 2, 2022 9:00 pm
  • Status
    Expired
  • Location
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