Appuntamento venerdì 29 marzo 2024 ai piedi del Castello del Principe Carlo Gesualdo
Fede, antichi riti e cultura si uniscono nella rievocazione storica della Passione di Cristo ai piedi del Castello del Principe Carlo Gesualdo, in provincia di Avellino.
Un paese intero con indosso vesti dalle fattezze antiche e la magia di una manifestazione ricca di grande pathos. Torna anche quest’anno la Rievocazione Storica della Passione di Cristo a Gesualdo, atteso e coinvolgente appuntamento in programma la sera del Venerdì Santo (29 marzo 2024), che mette in scena la vita di Cristo e la Via Crucis con una suggestiva ed emozionante rappresentazione di comunità.
La manifestazione, organizzata dalla Proloco Civitatis Iesualdinae in collaborazione con le altre associazioni locali, richiama ad ogni edizione moltissimi spettatori, accompagnando le celebrazioni della Pasqua e coniugando l’elemento spirituale e religioso alla componente teatrale e spettacolare.
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Due ore di straordinaria intensità in grado di portare gli spettatori indietro nel tempo fino alla Gerusalemme di duemila anni fa. La “Passione di Cristo” di Gesualdo è ideata come qualcosa di più di una semplice rievocazione storica rilevando la propria natura di spettacolo corale, con tutto il corredo del caso, attorno alle ultime ore della vita di Gesù. A determinarne il grande successo, che si ripete ogni anno, la cura dei particolari, lo scenario della Rocca del castello di Gesualdo e una ormai collaudata formula registica arricchita da spettacolari effetti scenici e musicali.
Descrizione delle scene
La rievocazione della Passione di Cristo è stata concepita e realizzata inscenando la condanna a morte di Cristo, esattamente in quei luoghi testimoni dell’espiazione e del tormento dell’anima di Carlo Gesualdo. La Gerusalemme dell’epoca rivive in una spettacolare rievocazione storico-religiosa non solo della Crocifissione ma anche di particolari pagine evangeliche.
Sul sacrato del Cappellone in Piazza Umberto I – inizio alle ore 21.30 – si avvicendano le scene della Cattura di Gesù, al Processo e alla sua flagellazione davanti Ponzio Pilato. Terminato il processo con la condanna di Gesù: parte la Via Crucis. Il corteo si snoda lungo la salita di Via Municipio nella rievocazione della Salita al Monte Calvario che culmina sui bastioni dell’imponente castello di Gesualdo.
Tra effetti luminosi con in sottofondo le struggenti note dei Responsoria di Carlo Gesualdo fuse con la potenza del suono delle chitarre rock, il castello fa da cornice alla spettacolare e potente scena della crocifissione.
Direzione artistica: Roberto Flammia; direttore tecnico Giovanni De Stefano.