Ariano Irpino. Arte e musica nella liuteria di Giuseppe Altavilla

Nella verde Irpinia, la splendida bottega di un artigiano, un vero e proprio museo di strumenti ad arco

Ad Ariano Irpino, un paese situato nell’Appennino campano in provincia di Avellino, vive Giuseppe Altavilla.

Giuseppe ha una splendida famiglia e le sue giornate cominciano all’alba con un bel caffe e terminano al calar del sole. Seduto sullo sgabello della sua bottega, quel luogo che rappresenta per lui una seconda casa e rispecchia il suo animo, Giuseppe svolge la professione di liutaio. È il solo ed unico del suo paese.

Nasce ad Ariano nel 1986 ed a soli 19 anni frequenta un corso locale di antiche arti. Terminati gli studi, viene scelto da Pucino Gaetano, liutaio napoletano, come suo allievo. Nella bottega del maestro, apprende tecniche, trucchi, si appassiona ancora di più e sente di essere diventato un vero artigiano.

L’amore per il suo territorio lo spinge all’età di 26 anni ad avviare la propria attività. Nel cuore verde dell’Irpinia, Giuseppe crea un vero museo di strumenti ad arco, uno scrigno accogliente, curato nei minimi dettagli, che valorizza la grazia e la bellezza della liuteria napoletana.

Gli strumenti creati richiamano il quartetto di archi: viole, violini, violoncelli e contrabbassi. La bottega è un luogo magico, tutto ciò che si osserva, trasuda arte e fatica allo stesso tempo. L’arte che solo un oggetto creato interamente a mano può rappresentare e la fatica di intere giornate passate in bottega, seduto su uno sgabello a modellare e smussare, ricercando il taglio perfetto.

Giuseppe è orgoglioso di quello che ha realizzato in questi anni e sottolinea quanto dell’artigiano, del lavoratore, ci possa essere in ogni pezzo creato. “Un artigiano è sempre alla ricerca della perfezione ed è geloso di ogni opera da lui realizzata. Io ad esempio, ogni qual volta lascio all’acquirente uno dei miei strumenti, provo sempre un po’ di nostalgia, perché quell’opera porta via anche un po’ di me. Alla lavorazione di un violino può essere associata la nascita di mio figlio, a quella di un contrabbasso un ricordo spiacevole della mia vita.”

Il legno che Giuseppe utilizza è scelto da lui. Quando si dedica al restauro di strumenti antichi, il legno utilizzato è quello locale; quando invece la lavorazione riguarda strumenti classici, il materiale utilizzato, il maestro va ad acquistarlo in Trentino Alto Adige o in Germania.

Lo stesso vale per le vernici, anche quelle realizzate da lui. Una combinazione di pigmenti e resine naturali favorisce un suono dolce e duraturo.

Musicisti professionisti e allievi del conservatorio sono i clienti che arrivano alla bottega del liutaio, le cui creazioni sono apprezzate nell’area locale, nel resto d’Italia ed all’estero. C’è un po’ di Giuseppe Altavilla al San Carlo di Napoli, nell’orchestra di Verona, in Spagna e perfino a Shanghai.

Ma cosa potrà significare essere un luitaio ad Ariano Irpino? Giuseppe sembra non esitare per la risposta. “Forse significa portare un mondo nuovo nel paese. La mia soddisfazione più grande è la fiducia che ripongono in me le persone e che si rinnova ogni volta che un cliente bussa alla mia bottega”.

Giuseppe e la sua bottega, sono disponibili anche ad accogliere visitatori, dal più grande al più piccolo. Ad eccezione del sabato pomeriggio e della domenica, giornate di chiusura.

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