Continua il ciclo di incontri tra scrittori e pubblico su vari temi di attualità: il terzo appuntamento il 15 marzo con Licia Troisi
Tornano i Campania Legge Talks, incontri tra autori e lettori che si danno l’obiettivo di indagare grandi temi del presente. È Licia Troisi la protagonista del terzo talk. Venerdì 15 marzo, alle 18:00 negli ambienti di Fondazione Premio Napoli a Palazzo Reale, incontreremo una delle scrittrici di romanzi fantasy più amate dai ragazzi, oggi in libreria con La luce delle stelle (Marsilio, 2024), la sua prima prova da giallista.
Appassionata di cinema e fumetti e scrittrice di alcune delle serie fantasy più amate dai giovani, Licia Troisi è anche una scienziata: laureata in Astrofisica con una tesi sulle galassie nane, consegue il dottorato in Astronomia all’Università di Roma Tor Vergata.
Oggi Licia Troisi, alla sua prima prova da giallista, dà vita – tra Sherlock Holmes e Poirot – a una storia che racconta quanto studiare fisica sia una naturale scuola per risolvere casi complicati, dimostrando quanto mancasse uno scienziato investigatore alla nostra narrativa e trasportando i lettori, attraverso questo secondo esordio letterario, in una narrazione avvincente avvolta nel mistero in cui la soluzione non è affatto scritta nei corpi celesti, ma deve essere ricavata da indizi terreni e intuizioni umane.
Con gli interventi di Emanuele Bosso, promotore culturale e digital content creator, Licia Troisi parlerà della sua scrittura e delle sue passioni, delle scelte e le curiosità del suo percorso lavorativo.
Il pubblico potrà interagire con i relatori dell’incontro tramite domande e riflessioni. È questo l’intento dei talks: non mere presentazioni di libri ma occasioni di confronto a partire dagli argomenti che i volumi e i loro autori trasmettono.
Chiuderà questo primo ciclo di talks l’incontro del 5 aprile con Igiaba Scego e Chiara Piaggio, curatrici di Africana. Raccontare il continente al di là degli stereotipi (Feltrinelli, 2021), una raccolta di scritti di autori di grande fama internazionale e voci emergenti accomunate dall’obiettivo di restituire uno strumento di difesa contro chi stereotipa e vede la realtà africana “come una lunga distesa di capanne”.