Il secondo numero della rivista culturale dedicato ad Antonio Di Vuolo
Dalla storia della marineria di Meta, in penisola sorrentina, ai grandi traguardi raggiunti dall’industria metalmeccanica di Castellammare di Stabia a fine Ottocento e alle lotte sindacali del Novecento in provincia di Napoli. E poi l’archeologia dell’antica Stabiae, con articoli e saggi su Libero d’Orsi, al quale è intitolato il nuovo Museo archeologico del Parco archeologico di Pompei e sulle ville romane sepolte dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.
È appena uscito il secondo numero della rivista culturale “Cultura e Territorio, Rivista di studi e ricerche sull’area stabiana e dei Monti Lattari”, curata dal “Comitato per gli Scavi di Stabia fondato nel 1950” ed edita dalla Eidos Publishing and Design (Castellammare di Stabia), il cui direttore responsabile sin dalla fondazione della rivista nel 1984 è il giornalista Antonio Colonna. Il numero è dedicato alla memoria di Antonino Di Vuolo, già direttore della Biblioteca comunale Filangieri di Castellammare e caporedattore della rivista, scomparso nel novembre 2020, che ha accompagnato con i suoi studi e un costante impegno la vita del periodico culturale.
Il volume è in vendita presso l’edicola Apicella in piazza principe Umberto I a Castellammare di Stabia e presso l’editore Eidos (via Napoli 156 – 80053 Castellammare di Stabia, tel. 081 8721910). Fino al 31 marzo 2021 il prezzo di lancio della rivista è fissato a 20,00 euro, Dal primo aprile sarà acquistabile al prezzo ordinario di 25 euro.
In questo numero della rivista, spiega il direttore editoriale Domenico Camardo “si è ampliata l’attenzione verso la Costiera sorrentina e sui primi rilievi dei Monti Lattari. Nel contempo all’interesse di base per l’ambito archeologico, rappresentato in questo numero dallo studio sul complesso dei “Cisternoni” romani degli Spasiano di Sorrento e da una ricerca di carattere bibliografico e archivistico sul fondo documentario di Libero D’Orsi conservato nella Biblioteca comunale di Castellammare di Stabia, si affiancano importanti studi di carattere storico ed economico, frutto di lunghe ed approfondite ricerche”.
Uno studio riguarda la città di Meta, per oltre tre secoli uno dei principali centri italiani per le costruzioni navali in legno. Nel saggio sulle costruzioni in ferro emerge invece il ruolo di polo industriale specialistico svolto da Castellammare nella seconda metà del XIX secolo. Altro saggio riguarda la ferrovia Castellammare-Gragnano, oggi dismessa, inaugurata nel 1885, auspicata e sostenuta dalla fiorente industria pastaia gragnanese. Nella sezione dei Profili compare la ricostruzione della vita di Margherita Sarrocchi, figura di intellettuale e poetessa cinquecentesca d’origine gragnanese che frequentò e fu amica di Galileo Galilei, Torquato Tasso e Giovan Battista Marino.
Il Comitato per gli Scavi di Stabia fondato nel 1950 ringrazia il Comitato scientifico della rivista e conferma il proprio impegno per lo studio, la ricerca e la promozione dei beni culturali del territorio.