Favola. Il Rinoceronte e il serpente a sonagli

Nessuno si salva da solo, un racconto per esorcizzare il Covid

Nel deserto dei serpenti a sonagli, c’era grande siccità. Non pioveva da mesi e gli animali, ormai assetati, erano alla disperata ricerca di una pozza d’acqua. Dopo giorni e giorni di cammino, finalmente trovarono una pozzanghera.

State lontano da qui!” urlò con voce possente Caronte il rinoceronte, che poi aggiunse: “Per primo scovai questo posto/ e lo difenderò ad ogni costo/ col mio corno giuro che sgozzo/ chiunque si avvicini a questo pozzo/ e per non avere alcun rimorso/ me lo bevo tutto d’un sorso!”.

Fu così che Caronte il rinoceronte, per paura di vedersi prosciugare la sua riserva preziosa, bevve tutta l’acqua della pozzanghera. Ma si gonfiò talmente tanto che perse l’equilibrio, inciampò su di un sasso e cadde su una spina. Splashhhhhh…. il suo pancione grande quanto una mongolfiera, scoppiò.

La notte seguente cambiarono i venti, venne la pioggia, e tutti gli animali poterono finalmente dissetarsi. Il serpente a sonagli disse agli altri animali: “Di questa storia prendete le impronte/ di ingordigia è morto il rinoceronte / siamo come petali d’un sol bocciolo/ nessuno in questa vita si salva da solo/ quando è minacciata la nostra specie/ stare uniti è l’unica prece /che di Caronte e della sua cupidigia/ non c’è che un corno appeso a una Acacia!

Giuseppe Del Giudice, originario di Nusco (Avellino) è un avvocato civilista e uno scrittore di Favole. Ha già pubblicato con Delta 3 La Volpe Chiacchierina ed Il Ponte delle Lumache.

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