Ecco come il popolare fumettista italiano ha reinterpretato l’affresco di Villa Arianna
Uno degli affreschi più famosi di Villa Arianna, a Castellammare di Stabia, ridisegnato dalla matita sopraffina di Milo Manara.
Flora, conosciuta anche con il nome di Primavera, conservata al museo archeologico nazionale di Napoli e considerata l’opera più importante e famosa ritrovata nell’antica città romana è stata fonte di ispirazione per il popolare fumettista italiano, Milo Manara, conosciuto in Italia e all’estero per il fascino sensuale delle sue tavole.
Un po’ di storia
L’affresco fu ritrovato nel 1759 durante l’esplorazione della villa da parte di Karl Jakob Weber e venne asportato per entrare a far parte della collezione borbonica: il cubicolo venne successivamente interrato e solo di recente, nuovi scavi hanno interessato la zona. La Flora di Stabia è stato ripresa più volte in diversi contesti: nel 1947 è stata utilizzata come soggetto pubblicitario per una fabbrica di profumi parigina; nel 1998 invece viene riprodotta su francobolli francesi.
La figura femminile, dipinta su di un fondo verde acqua, è posta di spalle, a piedi scalzi ed è abbigliata con un chitone giallo, mosso da una leggera brezza, che le lascia una spalla nuda ed ha il capo ornato con un diadema ed l’avambraccio sinistro con un’armilla; nel suo movimento verso l’ignoto, raccoglie dei fiori bianchi da un cespo che poggia poi in un kalathos. L’intera immagine sembra essere priva di una dimensione spaziale e l’unico elemento caratterizzante è il suolo su cui cammina la donna, evidenziato da una striscia bianca.
Dalla matita che ha dato “vita” a Miele, spregiudicata e disinibita che fa la sua prima comparsa nel 1986 sulla rivista Totem dove è protagonista della storia “Il profumo dell’Invisibile”, viene fuori un ritratto di Flora che a differenza di quello originale non nasconde il suo viso e mostra tutta la grazia del suo fondoschiena.
Il pittore e la modella
Il disegno di Flora fa parte di una collezione denominata “Il pittore e la modella” e realizzato nel 2002, non un vero e proprio fumetto bensì una sorta di personale viaggio nella storia dell’arte nel corso dei secoli fatto da Manara concentrandosi sul rapporto pittore-modella ed osservando gli eventi ponendo particolare attenzione alle modelle ritratte in quadri famosi ed al loro rapporto con i pittori che le ritraevano. Si tratta quindi di una serie d’illustrazioni con testo a fronte che ci guida nella storia dell’arte. Flora è stata utilizzata per raccontare la donna nell’antica Pompei.