Tra le iniziative in programma, un documentario sulle processioni storiche a cura del Prof Del Gaudio
Gragnano prova a festeggiare nonostante la mancata tregua di una pandemia che da un anno e mezzo costringe tutti in casa a lottare contro il virus che toglie il respiro. E lo fa celebrando la Patrona dei Pastai e la Festa del Carmine.
Il Santuario della Madonna del Carmelo è una chiesa edificata nella prima metà del XVI secolo. Inizialmente conteneva la statua di San Sebastiano, ceduta alla Chiesa del Corpus Domini nel 1852. Ben presto aumentò il culto per la Vergine del Carmine, che si legò alla protezione dei pastai, attività fiorente sin da quel periodo.
La festa della Madonna del Carmelo, per questo motivo, è la più sentita a Gragnano: tali festeggiamenti durano 15 giorni, durante i quali oltre alle novene e alle omelie di predicatori francescani, si celebrano due processioni.
A causa delle restrizioni covid, questo purtroppo è il secondo anno che non si svolgeranno le processioni, ma la fede e la devozione non si arrestano. Dal 4 al 22 luglio, grazie alla collaborazione dei fedeli e al lavoro del parroco Don Gerardo Cesarano, la parrocchia potrà riunirsi e vivere una serie di iniziative speciali, tra le quali il documentario sulle processioni storiche a cura del Prof. Del Gaudio.
La Chiesa, in quei giorni, resterà aperta dalle 7 del mattino, fino a tarda sera. Di seguito il programma completo.