
Nel Museo delle Arti Sanitarie un percorso tra arte, storia e medicina
Il Museo delle Arti Sanitarie e di Storia della Medicina di Napoli custodisce e racconta la storia del Complesso degli Incurabili. Il tour oltre ad accompagnare i turisti nei vari ambienti del complesso, luoghi bellissimi come la Farmacia degli Incurabili, ha una collezione di strumenti di medicina antichi.
Alcuni sono così belli che non sembrano strumenti medici, come un’antica sedia odontoiatrica così elegante che sembra una poltrona da salotto, altri oggetti ricordano un uso e un costume che oggi abbiamo perso, ad esempio i clisteri che nel Sei e Settecento erano frequentissimi, i nobili ne facevano anche più di uno al giorno. Poi ci sono strumenti che ormai sono nell’immaginario comune come la maschera del medico della peste con il suo lungo becco in legno. Parte più bella della collezione è la farmacia di Fra Nicola dei Padri Carmelitani Scalzi. Restaurata dagli scaffali fino alla più piccola ampolla è una farmacia settecentesca che sembra ancora in piena funzione.
Per quanto l’origine dell’ospedale di Santa Maria del Popolo degli Incurabili sia cinquecentesca, il Complesso degli Incurabili è considerato il massimo esempio dell’arte settecentesca napoletana.
E’ in questo secolo che si sono realizzati diversi lavori, il miglior esempio è la Farmacia degli Incurabili.
Dal cortile dell’ospedale si accede alla farmacia grazie ad una scala a doppia rampa realizzata da Domenico Antonio Vaccaro. In una nicchia posta al centro della scala c’è il mezzobusto in bronzo di Maria Longo, fondatrice del complesso. Nella loggia i portali in marmo con le massicce porte in legno conducono alla contro spezieria, il grande bancone in radica di noce separa ancora lo spazio dello speziale da quello dei clienti. L’interno è stato progettato da Bartolomeo Vecchione, su tutte le pareti strutture lignee, riccamente decorate da intarsi ed elementi in oro, espongono 400 vasi in ceramica decorati con scende del Vecchio Testamento.
La farmacia è uno scrigno dello stile roccocò napoletano e per l’opera furono chiamati i più grandi artisti di ogni settore, ad esempio la fabbrica di Massa per le ceramiche e Fucito per la falegnameria. All’interno si trova anche la statua di Antonio Maggioca, finanziatore del restauro, che si è fatto ritrarre con un sorriso di compiacimento per l’ottima riuscita dei lavori! Si dice che la farmacia nasconda un intricato messaggio massonico. Nessuno è ancora riuscito a decifrare il messaggio, e chissà chi ci riuscirà, ma gli elementi massonici sono molti come le piramidi scolpite tra gli scaffali. Ciò che è certo è che l’aura di mistero rende la farmacia ancora più magica.
Nel 1809 la chiesa di Santa Maria delle Grazie è stata inclusa al Complesso degli Incurabili. Finemente decorata con opere del cinquecento, secondo alcuni è un altro luogo in cui si custodiscono i misteri della massoneria. Purtroppo a causa del cattivo stato di conservazione la chiesa è inaccessibile ma è invece visitabile il chiostro. Questo è circondato da un portico con volte a crociera decorate con elementi naturali e scene della vita di Sant’Onofrio. Il chiostro è conosciuto come il Chiostro della Maternità perché è lì che venivano accolte tutte le donne in difficoltà. Infatti una targa ricorda nei secoli lo spirito con cui sono nati questi luoghi: “Qualsiasi donna, ricca o povera, patrizia o plebea, indigena o straniera, purché incinta, bussi e le sarà aperto – Maria Longo”. Questi luoghi custodiscono la storia dell’arte e della medicina ma soprattutto raccontano di una città sempre aperta e pronta ad aiutare il prossimo.
Museo aperto dal lunedì al sabato 9-17, domenica solo su prenotazione, martedì chiuso
La Farmacia degli Incurabili è aperta dal mercoledì al sabato dalle 9:00 – 17:00, domenica solo su prenotazioni.