Trucchi, calma e sangue freddo: ecco come difendersi. Ma attenzione a non sbagliare, perché…
Se tremate al pensiero che le streghe siano tornate, sappiate che la tradizione campana vi offre più di un rimedio per esorcizzare le loro terribili insidie. Le janare, è cosa nota, colpiscono sempre e riescono persino a insinuarsi nei sogni delle persone. Difendersi si può. E dato che siamo ad ottobre, mese autunnale preludio delle spaventose feste pagane demonizzate dal cristianesimo e rese commerciali dal liberismo attuale, occorre stare in guardia.
Dall’entroterra campano, quell’area che si estende dal Matese fino all’Irpinia e con qualche puntata anche nel Cilento, i “rimedi” per non lasciarsi infastidire dalle famigerate, fameliche e pericolosissime janare.
Quando la strega si presenta in sogno, le sue insidie non restano confinate al mondo onirico. Tutt’altro. Morsi, graffi e maledizioni attraversano le porte d’avorio e di corno e restano sul corpo del dormiente. Che fare? Basta mantenere il sangue freddo. Se è a portata di mano e siete abbastanza svelti e forti dovrete afferrarla forte forte per i capelli. La maliarda, beffarda, cercherà di confondervi e vi chiederà: “Che so’?”. Rispondetele subito: “So’ crine!”, perderà la coltre infernale di potere e potrete – come raccontavano i contadini di tanti anni fa – riempirla di mazzate. Guai, però, a sbagliare la risposta: sarà la janara – a quel punto – a poter fare di voi ciò che vuole.
Non avete abbastanza presenza di spirito, non volete rischiare. Ma la strega è tornata a turbare il sonno. C’è una soluzione. Chiedetele, sempre oniricamente, di “venire per sale”. A quel punto non potrà esimersi dalla sua consegna. La strega, alla luce del sole e mostrando il suo vero volto e perciò orba dell’aura tenebrosa che le dà potenza infera, sarà costretta all’alba a presentarsi sulla soglia di casa vostra a chiedervi un pizzico di sale. A quel punto è in balia vostra e potrete consegnarla, debitamente impacchettata, al vostro inquisitore di fiducia.
Importante: la notte di Ognissanti, quella che negli spot si ostinano a chiamare Halloween, è fondamentale poggiare una scopa di saggina sull’uscio di casa. Fino a che non avrà contato tutti tutti gli steli della scopa – occupazione a dir poco impossibile da assolvere nello spazio angusto della notte di tutte le notti infernali -, la strega non potrà entrare.