Dalla cupola più alta della città alla cripta riaperta
Arrivando a Torre Annunziata dal mare c’è un elemento che subito rende riconoscibile questa parte della costa: la cupola della chiesa dello Spirito Santo. La chiesa è tra le più grandi in città e si trova lungo via Vittorio Veneto. Nel XIX secolo, quando fu costruita, era molto più vicina al mare di quanto non lo sia oggi. Infatti adesso la chiesa è incastonata nella maglia cittadina, costretta tra i palazzi, c’è solo un alto sagrato in pietra lavica che porta al suo ingresso.
Al suo interno la chiesa è estremamente ariosa e luminosa grazie proprio alla cupola centrale.
Architettonicamente è una chiesa a croce latina, ha un’unica navata centrale con sei cappelle per lato e due cappelle più grandi all’estremità dei bracci di traverso.
I lavori per la costruzione iniziarono il 2 aprile 1787 e si completarono nel 1834. Non si conosce l’architetto che ne progettò la struttura ma era sicuramente di influenza vanvitelliana se non addirittura, ipotizzano alcuni studiosi, proprio al primogenito di Luigi Vanvitelli. La pianta è semplice e anche le decorazioni interne sono molto lineari. Il soffitto è decorato da un ampio affresco, purtroppo oggi gravemente deturpato. Tra le cappelle la più particolare è la prima a destra. Qui un ampio mosaico impreziosisce tutta la parete con l’immagine di Mosè che divide le acque e alle sue spalle il popolo che lo segue. L’opera è contemporanea ma il suo sfondo dorato lo impreziosisce come un antico mosaico medievale. L’edificio è stato negli ultimi anni oggetto di un importante restauro che ha permesso di recuperare la cripta, sottostante la chiesa. Gli ambienti sono stati usati per alcune manifestazioni culturali.