La più antica sartoria cine-teatrale di Napoli e le dive che ha vestito
E’ nel cuore del quartiere del Pendino che Vincenzo Canzanella conserva gli abiti simbolo della sua luminosa carriera sartoriale. Raccontare la storia di questo luogo e delle sue meraviglie non può prescindere dalla storia del suo artigiano.
Classe 1939, Vincenzo Canzanella inizia a studiare arte presso l’Istituto d’Arte di Napoli ad appena quindici anni. Di lì a poco, venendo a mancare il padre, Vincenzo è costretto a cercare lavoro e inizia la sua carriera nella sartoria nell’atelier di Maria Consiglio Fashion. La clientela è soprattutto composta da principesse e nobildonne, ma è proprio a cavallo degli anni ’50 che arrivano le prime commissioni teatrali. Quest’esperienza segna la vita professionale di Vincenzo. Prima la commissione dalla compagnia teatrale di Eduardo De Filippo, poi le commissioni ufficiali dal teatro San Carlo.
Nel 1975 Vincenzo Canzanella fonda il suo atelier personale: C.T.N. 75, Costumi Teatrali Napoli 1975, che diventerà punto di riferimento per il mondo del teatro, del cinema e della televisione.
Dal 2014 la sede dell’atelier è Piazza sant’Eligio n. 7. Qui oltre a continuare l’attività sartoriale l’Associazione Artistica Culturale Abbigliamento nei secoli si occupa anche del Museo-Atelier Canzanella. Oggi è la più antica sartoria cine-teatrale di Napoli con oltre 15.000 abiti. Nel 2015 è stato conferito a Vincenzo il titolo di Maestro Artigiano, inoltre da anni collabora con gli istituti scolatici napoletani per tramandare alle nuove generazioni la sua arte.
Percorrendo le sale del suo atelier si incontrano manichini che indossano abiti ispirate ad epoche diverse ma sempre ricchi di dettagli preziosi, carrelli pieni di abiti diversi tessuti, cornici di locandine di film, articoli di giornali e foto; tutti oggetti legati da questa splendida storia. La bellezza di questo luogo non si limita ai tessuti, sono gli aneddoti e i personaggi che li hanno indossati a renderli ancora più preziosi ed affascinanti. Uno degli abiti di cui Vincenzo è più orgoglioso è il vestito nero e blu realizzato appositamente per la Diva Maria Callas. Impreziosito da vetro e paillettes il vestito pesa sei chili e ci vollero circa due mesi di lavoro, ma la Diva fu più che soddisfatta.
Di dive intramontabili Vincenzo ne ha vestite tantissime. Audrey Hepburn in Vacanze Romane, Claudia Cardinale ne Il gattopardo, Ingrid Bergman in Giovanna d’Arco. E certo non poteva mancare tra le dive del maestro Sofia Loren che vestì per Il viaggio di De Sica. L’elenco sarebbe infinito, si aggiungono Rita Pavone, Marcello Mastroianni, Massimo Ranieri, Gigi Proietti… Tantissimi nomi che testimoniano la storia dell’intrattenimento italiano degli ultimi cinquant’anni. L’atelier-museo Canzanella è a tutti gli effetti uno scrigno colorato di ricordi.
Per una visita al museo, è necessario prendere contatti sui social, in quanto la struttura è priva di un sistema di bigliettazione o di specifici orari.
Foto di Renato Esposito