L’antico borgo, set cinematografico negli anni 50, ha conservato quel fascino un po’ retrò
L’anno 1955 segna un legame indissolubile tra il regista Dino Risi, la città di Sorrento e l’attrice Sofia Loren. Il maestro, scelse l’incantevole Penisola Sorrentina, per girare, quello che poi si sarebbe rivelato il suo più grande successo cinematografico.
Il borgo di Marina Grande, in quella che viene definita la città delle sirene, divenne la location del set di “Pane amore e…“, il terzo della tetralogia. Una pellicola che ha senza dubbio segnato la città, sia nella memoria di chi la vive, sia nell’immaginario collettivo. Protagonista del film, insieme al grande Vittorio De Sica, la napoletana verace Sofia Loren, oggi, cittadina onoraria di Sorrento. A dispetto del nome, Marina Grande, è un piccolo borgo marinaro, ma immenso per il fascino che mantiene. Uno scrigno lontano dallo smog, dai rumori e dal turismo di massa. Solitamente silenzioso al mattino, il borgo, si popola invece nel pomeriggio di vacanzieri e spesso, di personaggi dello spettacolo. Una tappa imperdibile, dopo una passeggiata in centro, se non altro per rilassarsi, respirare ancor più da vicino aria di mare e salsedine e godere di uno splendido paesaggio. Diverse sono le trattorie che cucinano e servono, in prevalenza, piatti di pesce, tipici della cucina partenopea. Sono presenti nel borghetto, anche alberghi per alloggiare e spiagge.
Di grande fascino anche la chiesetta di Sant’Anna con il suo campanile, posizionata quasi sulla spiaggia. La chiesa fu costruita nel XVII secolo dai pescatori del paese, riuniti nella Confraternita di San Giovanni in Fontibus ed inizialmente fu dedicata alle anime del purgatorio. La devozione per Sant’Anna giunse soltanto dopo. Sull’altare maggiore, diviso da una stupenda balaustra, è esposta la statua della santa, festeggiata il 26 luglio. L’edificio si presenta con un’unica navata rettangolare. Poco prima dell’ingresso della chiesa, una iscrizione maiolicata con delle stelle marine, che richiamano i colori del mare, sbuca incastonata in un muro. È quella la finestra dalla quale la Smargiassa, di Pane amore e …, si affacciava durante le riprese del set. Una piccola dedica in onore della Loren.
Due sono le alternative per raggiungere Marina Grande, ma la seguente, se si vuole avere l’impressione di tornare indietro nel tempo, è sicuramente la migliore. Scendendo una scalinata, che parte dalla villa in cui soggiornò Benedetto Croce a Sorrento, il panorama che ci si trova difronte è davvero piacevole. L’accesso alla Marina avviene attraverso un’antica porta, del III secolo a.C., costruita con grossi blocchi di roccia calcarea. Nel XV secolo, la porta di Marina Grande era l’unico accesso alla città dal lato mare e rappresentava, dopo la demolizione delle antiche mura nell’Ottocento, la porta più antica sopravvissuta. Dopo aver oltrepassato un doppio arco, la prima immagine che incontriamo è quella del Vesuvio, che fermo lì com’è, sembra sempre aspettarci. Subito dopo incontriamo le barche, legate l’una all’altra, il giusto silenzio e l’atmosfera di un antico borgo.
Un luogo che ha conservato il fascino degli anni cinquanta, d’improvviso, sembra davvero essere su un set cinematografico. Per chi desidera, si raggiunge il borgo anche usufruendo delle linee degli autobus.