A Castel dell’Ovo, dal 6 settembre la mostra dell’artista toscana
Aprirà al pubblico il 6 settembre 2020 nelle sale espositive del Castel dell’Ovo la prima personale a Napoli dell’artista toscana Franca Pisani dal titolo “Nel Sogno. Omaggio a Matilde Serao“, a cura di Marina Guida e con il sostegno di Marzia Spatafora.
Pensato appositamente per questa occasione, il progetto installativo è promosso dall’ Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli nell’ambito della manifestazione “Estate a Napoli 2020” e si compone di una ventina di opere di grande e medio formato.
A distanza di pochi mesi dall’antologica di inizio anno nel Carcere Borbonico di Avellino, Franca Pisani torna di nuovo a esporre le sue opere in Campania con una mostra che ancora una volta attinge idealmente all’universo femminile. «Arte è sostantivo femminile» – ripete spesso l’artista – e infatti dopo i ritratti di “donnArchitettura” del 2014 e i dipinti di “Desdemona” del 2015 incentrati sul tema della violenza contro le donne, Franca Pisani questa volta rivolge una dedica speciale a Matilde Serao (Patrasso 1856 – Napoli 1927), scrittrice prolifica e giornalista, condirettrice de il Mattino (insieme al marito Eduardo Scarfoglio) e in seguito fondatrice (prima donna al mondo) di un giornale, il Giorno, sempre a Napoli.
Ma più che alla Serao giornalista, nella mostra Franca Pisani fa riferimento alla Serao scrittrice: “Le mie opere sono dedicate alla scrittura e al mondo immaginario di Matilde Serao, raccolgono le novelle, i romanzi, i personaggi le date, un racconto visivo di un epoca e di Napoli”.
Franca Pisani è un’artista di caratura internazionale: inizia la sua parabola artistica negli anni ’70 e in seguito, tra l’altro, espone a Parigi, New York e Chicago, Berlino, Montecarlo, Nizza, Madrid, Vienna, per ben tre volte alla Biennale d’arte di Venezia (2009, 2011 e 2017) e nel 2014 alle Reali Poste degli Uffizi, a Firenze.
La mostra – che propone grandi “teleri” in lino cotto, opere pittoriche di minore formato e una scultura – testimonia un nuovo capitolo dell’approfondito lavoro di studio di Franca Pisani sui materiali e sulla memoria di alcuni elementi primordiali della storia dell’umanità, che da sempre costituisce uno dei temi portati del lavoro dell’artista.