Napoli. La chiesa di Sant’Eframo

La struttura ubicata nel centro storico, nasconde la catacomba del terzo secolo D. C.

Alle spalle dell’Orto Botanico di Napoli c’è una delle chiese più antiche della città: la chiesa di Sant’Eframo Vecchio nell’omonima piazza. Il luogo dove oggi si trova la chiesa è stato in origine l’oratorio di Sant’Eufebio, arcivescovo di Napoli nel III secolo D. C. È tra i santi più cari ai napoletani, ricordato soprattutto per aver liberato la città dall’incursione dei Saraceni.

Nel suo oratorio era dedito alla vita contemplativa e alla sua morte fu seppellito, con altri suoi seguaci, nelle catacombe dell’oratorio stesso. Traslato per un breve periodo nella chiesa di Santa Stefania, fu nuovamente riposto in questa catacomba con i santi Massimo e Fortunato. Eppure di questa antica catacomba se ne è persa traccia per secoli.

Nel XVI secolo Maria Longo, fondatrice dell’Ospedale degli incurabili, si occupava dei malati con l’aiuto dei frati minori cappuccini e per loro ebbe in concessione dalla famiglia Carafa i terreni su cui secoli prima Sant’Eufebio aveva costruito l’oratorio. Questa zona, fuori dalla mura cittadine, era immersa nel verde del bosco ed era bagnata da due corsi d’acqua, perfetta per la vita contemplativa dei cappuccini che erano onorati di condividere gli spazi una volta del santo.

I cappuccini costruirono un convento, l’infermeria, un chiostro e una cisterna per la raccolta dell’acqua, piantarono molti alberi fruttiferi. È probabile che furono proprio loro i primi a riscoprire la catacomba ma che per paura di tutto il clamore che ne sarebbe derivato preferirono murare l’ingresso. Così fu scoperta solo nel 1931 grazie ad alcuni archeologi.

Dai loro report si legge anche di alcuni dipinti murari che oggi, a causa dei mancati interventi, sono andati persi. Qualche studioso ipotizza che sia parte della catacomba di San Gennaro, altri che invece le due fossero collegate da dei cunicoli.

Oggi dietro l’altare maggiore della chiesa c’è l’accesso alla catacomba, purtroppo ancora non aperta al pubblico. La chiesa di Sant’Eframo Vecchio prende ovviamente il nome da Sant’Eufebio, si tratta infatti della trasformazione del nome del santo.

La chiesa ha avuto diversi interventi di restauro. L’interno ha un’unica navata e tre cappelle per ogni lato. Sopra l’altare maggiore la tela di Jacopo Cesaro raffigura i santi Eframo, Fortunato e Massimo in ricordo della loro sepolture.

Foto Renato Esposito.

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  • Start Date
    Giugno 26, 2020 10:00 am
  • Status
  • Location
  • Category
  • Address
    Piazza S. Eframo Vecchio, 21 Napoli
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