In provincia di Salerno, alla scoperta del “paese narrato” con l’utilizzo della realtà aumentata
Ernest Childers, un nativo americano della tribù Muscogee Creek e membro dell’esercito USA durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo lo sbarco sulle spiagge del salernitano, il 22 settembre del 1943, si lanciò, a capo della sua divisione, alla conquista di un’altura difesa dalle mitragliatrici tedesche.
Childers, che guidò i suoi uomini con “valore e ardimento”, si meritò la Medal of Honor, la più alta decorazione militare assegnata dal Governo degli Stati Uniti. “L’eccezionale capacità di comando, l’iniziativa, la calma dimostrata sotto il fuoco nemico e il coraggio manifestato sono stati d’ispirazione per i suoi uomini”, si legge ancora nella motivazione. “Capo” Ernest Childers è morto nel 2005 a 87 anni. In Okhlaoma, suo stato stato d’origine, portano il suo nome una scuola e un centro per veterani.
Il fatto, noto come la “battaglia dell’acquedotto”, accadde in prossimità del paese di Oliveto Citra, in provincia di Salerno.
Questo episodio, insieme a tanti altri che parlano di santi e briganti, di un castello e di un museo, dei magnifici gioielli di una ragazza di 2.500 anni fa, di maestri e suonatori, di padri e di figli, di ribelli e di battaglie, fa parte del progetto “Il Borgo dei Racconti”, un itinerario di Storia e di storie che si snoda nel centro storico di Oliveto Citra.
“Il Borgo dei Racconti” – promosso dall’amministrazione comunale e cofinanziato dalla Regione Campania – si distingue per il suo carattere innovativo capace di coniugare tradizione e memoria con le nuove tecnologie. Protagonisti sono i componenti della comunità locale – la famiglia Conforti, il piccolo Francesco Percibosco, il sindaco Mino Pignata, giusto per citarne alcuni – i quali offrono in dono, a chi visita il borgo, i loro racconti.
Il tutto tramite 15 pannelli (scarica la “mappa dei racconti”) che, attraverso la realtà aumentata, consentono di scaricare contenuti audiovisivi in formato digitale. L’effetto è sorprendente: muovendosi fra vicoli e piazze di Oliveto Citra, sarà possibile ascoltare, dalla stessa voce degli olivetani, pezzi significativi della tradizione orale della comunità. Si tratta di storie di emigrazione, vicende connesse al terremoto del 1980 e alla ricostruzione post-sismica, ma anche episodi legati ai costumi locali, alle tradizioni gastronomiche, ad angoli e monumenti del paese.
Utilizzando una App che si chiama Layar, i contenuti audiovisivi potranno essere fruiti attraverso smartphone e tablet, semplicemente puntando il device verso ogni singolo pannello. In questo modo, chi visita Oliveto Citra avrà la sensazione di essere accompagnato alla scoperta del paese da un’intera comunità.
La produzione porta la firma prestigiosa di Scuola Holden di Torino, la scuola di storytelling e performing arts fondata nel 1994 da Alessandro Baricco. Lo sviluppo e il coordinamento dell’azione progettuale sono affidati a Noema, agenzia di comunicazione di Salerno. Responsabile del progetto è Ulderico Iannece, dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Oliveto Citra.
“Il Borgo dei Racconti” rientra nel progetto Diégema, iniziativa di valorizzazione delle risorse territoriali promosso dal Comune di Oliveto Citra e cofinanziato dalla Regione Campania nell’ambito del Piano Operativo Complementare per i Beni e le Attività Culturali. Un progetto articolato e di ampio respiro, elaborato dall’Ufficio Tecnico Comunale, che ha previsto anche il recupero di un edificio situato nel centro storico del paese, la riattivazione di un camper attrezzato da utilizzare come ufficio mobile di promozione turistica, un cartellone di musica e spettacoli, una sezione dedicata alla street art dal titolo “Muri Narranti”.