In esposizione anche le foto della mostra Girls Not Brides. Spose bambine in Bangladesh
Martedì 2 giugno il Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano, insieme ad altri otto istituti museali afferenti alla Direzione regionale Musei Campania, riaprirà le porte al pubblico.
Per garantire la miglior tutela dei visitatori e dei lavoratori ed evitare al massimo il rischio di contagio, il Museo ha attivato le necessarie misure di sicurezza per il contenimento del COVID-19. Un’apposita segnaletica aiuterà i visitatori a seguire le regole di comportamento previste per la visita, ingressi contingentati e percorsi differenziati di ingresso e uscita consentiranno di evitare assembramenti, all’ingresso sarà rilevata la temperatura corporea e saranno presenti lungo il percorso sistemi per la disinfezione delle mani e per il rispetto del distanziamento interpersonale.
La riapertura dei luoghi della cultura rappresenta un segnale significativo per la ripresa sociale ed economica del Paese e del territorio. L’importanza del momento sarà sottolineata dall’incontro che si terrà mercoledì 3 giugno 2020 alle ore 17.30, in occasione delquale il Museo di Pontecagnano, con il sostegno dell’Amministrazione Comunale di Pontecagnano Faiano, di numerose Associazioni ed Enti del territorio, riprenderà la sua programmazione culturale proprio a partire da quelle attività rimaste in sospeso a causa dell’emergenza sanitaria. Infatti, oltre alla collezione degli Etruschi di frontiera, il pubblico potrà visitare anche la mostra fotografica curata da Romeo Civilli GIRLS NOT BRIDES. Spose bambine in Bangladesh, realizzatain collaborazione con Legambiente Campania.
Il Paese dell’Asia detiene il triste primato della più alta percentuale di matrimoni precoci, con il 60% tra bambine e ragazze costrette a sposarsi prima dei 18 anni. Nonostante i progressi e i risultati raggiunti di recente, e nonostante una legge vieti i matrimoni forzati tra minori, nelle aree rurali e più povere del Paese questa pratica è ancora considerata l’unico modo per sfuggire alla povertà, al punto che la sua eliminazione è stata inserita dalle Nazioni Unite tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030. Il reportage fotografico realizzato da Romeo Civilli, attraverso intensi ritratti di bambine e ragazze, accende i riflettori sulla violazione dei diritti umani di queste giovanissime donne: il diritto all’infanzia, il diritto alla salute, minacciato da gravidanze precoci, il diritto all’istruzione, all’eguaglianza e a una vita libera da violenze e sfruttamento.
All’incontro parteciperanno Marta Ragozzino, Direttore della Direzione Regionale Musei Campania, Gina Tomay, Direttore del Museo, Giuseppe Lanzara, Sindaco di Pontecagnano Faiano, Michele Buonomo, componente del Direttivo nazionale di Legambiente.
La partecipazione prevederà l’ingresso contingentato e il rispetto di tutte le misure di sicurezza anti COVID19.
La mostra sarà visitabile fino al 26 giugno 2020 negli orari di apertura del Museo. Orario: ottobre-marzo 9.00-19.00, ultimo ingresso 18.30 | aprile-settembre 9.00-19.30, ultimo ingresso 19.00 | lunedì chiuso
Biglietti: 2,00 euro