
In stile settecento napoletano, racconta la vita di Cristo
Nel cuore di Napoli, dove via Roma confluisce nella Pignasecca, il mercato, la frenesia quotidiana. Uno degli angoli storici si apre maestoso, la Chiesa di San Nicola alla Carità nell’omonima piazza ospita uno dei presepi più belli e antichi della storia di Napoli.
Il maestoso presepe poliscenico conservato nell’ex ipogeo della chiesa di San Nicola alla Carità – come riporta il sito ufficiale della parrocchia – è frutto di una consolidata tradizione artigianale napoletana della arte presepiale. Esso è costituito da una imponente raccolta di pastori semoventi, con opere di plastificatori napoletani del XVIII e XIX sec.,nonché da una nutrita varietà di suppellettili, finimenti, animali, ortaggi e frutta, terraglia e vasellame.
L’impostazione del presepe, conforme allo spirito della congregazione, appare evidente nella suddivisione in sei scene, relative ai momenti più salienti della vita di Cristo: l’annunciazione, la visita a Santa Elisabetta, la nascita, la fuga in Egitto, il Battesimo di Gesù, l’ultima Cena, la Morte e la Resurrezione di Gesù. Accanto a esse, vi sono due scene di vita napoletana del XVIII secolo, con pastori mirabilmente abbigliati con costumi e ornamenti tipici dell’epoca. Gioia e delizia dei bambini. Vi sono delle cartelle che spiegano il significato simbolico delle diverse figure del presepe, varie leggende sul Natale e infine “un pò di sorriso” con delle vignette del Arch. Del Vaglio, pubblicate in un apposito libretto dal giornale “Il Mattino” di Napoli.