Quattro curiosità sulla Cattedrale di Aversa

La meravigliosa Basilica dedicata a San Paolo apostolo

Aversa è una graziosa cittadina che conta numerose chiese nel centro storico, palazzi architettonicamente interessanti e una monumentale cattedrale dedicata a San Paolo apostolo.

La chiesa, eretta su una antica cappella dedicata a Sanctu Paulum at Averse, venne iniziata da Riccardo I Drengot, quinto Conte di Aversa e Duca di Gaeta, anche se fu terminata nel 1090 da suo figlio Giordano. In dieci secoli di storia ha subito rimaneggiamento e restauri, a seguito dei numerosi terremoti che hanno interessato la zona. Quello più rovinoso avvenne nel 1349, quando crollò buona parte del campanile, seppellendo la chiesa e botteghe e case che sorgevano vicino la costruzione. L’aspetto attuale si deve ai lavori promossi dal Cardinale Innico Caracciolo nel XVIII secolo, quando chiamò da Roma l’architetto Carlo Burali. La grande basilica a tre navate ha all’interno numerose opere d’arte, vi guiderò alla scoperta di quattro curiosità che riguardano l’edificio sacro.

Colonne nascoste (ma non troppo)

Segno della profonda stratificazione della chiesa sono i pilastri che dividono le navate: risalgono alle ristrutturazioni settecentesche ed all’interno sono state lasciate a vista le antiche colonne che un tempo dividevano lo spazio sacro.

Acquasantiere monumentali

Ai lati dell’ingresso principale ci sono due acquasantiere settecentesche di Francesco Maggi, allievo di Giuseppe Sanmartino. Presenta una vasca semisferica di marmo rosso, sormontata da un bassorilievo che riproduce una scena poco rappresentata nelle opere d’arte e tratta dal Vangelo di Giovanni: la guarigione del paralitico nella piscina di Betzaeta. Secondo il testo sacro, esisteva a a Gerusalemme, presso la Porta delle Pecore, una piscina con cinque portici, sotto ai quali giacevano infermi e paralitici. In certi momenti dal cielo scendeva un angelo e agitava le acque, il primo che si tuffava guariva da qualsiasi malattia fosse affetto.

La cappella dei Carafa

La Cappella delle Reliquie fu voluta dal Vescovo Carlo I Carafa nel 1637: presenta un pregevole pavimento maiolicato settecentesco della fabbrica Giustiniano e un altare marmoreo col rilievo della Madonna col Bambino e due cherubini. È adorna di affreschi seicenteschi con riquadri architettonici, cartigli e iscrizioni. Nella volta la Gloria della Fede, nelle lunette Dio Padre e angeli musicanti mentre, sulla parete di fondo, Madonna col Bambino e una statua lignea di San Paolo, del XVII secolo. Nei vari scomparti delle pareti le reliquie sono racchiuse in 207 reliquari, tra cui c’è quello della spina della corona di Cristo che fiorisce quando il Venerdì Santo cade il 25 marzo, festa dell’Annunziata. Vi sono poi i busti argentei di San Sebastiano, San Giuseppe col Bambino del Seicento, e quelli di San Paolo, di San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio da Padova del Settecento, tutti dichiarati Patroni Minori della Diocesi nel 1693, in quanto il patrono principale è San Paolo.

Un pezzo di Loreto ad Aversa

Nel 1630 il Vescovo Carafa fece costruire dall’architetto aversano Giuseppe de Majo una copia precisa della Santa Casa di Loreto, da cui provengono un mattone ed una trave di legno, conservate all’interno come reliquia preziosissima. Gli affreschi sono di Carlo Mercurio, mentre sull’altare c’è una Madonna con Bambino di porcellana della fine del XVII secolo. Secondo la tradizione nel maggio 1291, quando Nazareth e la Palestina erano sotto il dominio dei Mamelucchi d’Egitto, alcuni angeli presero la casa della Madonna e in volo la portarono a Tersarotto, in Croazia. Era però un luogo pericoloso, pieno di ladri e malfattori, così nell’ottobre 1294 gli angeli vennero a riprenderla per portala ad Ancona. Dopo altri passaggi angelici in volo arrivò a Recanati è definitivamente adagiata sul monte Prodo. Nel 1468 il Vescovo Nicolò dall’Aste fece costruire il grande tempio a protezione della Santa Casa, che fu da sempre meta di pellegrini. Col tempo il culto crebbe sempre più e si commissionarono copie della Casa: infatti quella di Aversa non è l’unica, se ne trovano altre a Venezia, Enna, Lucca, Parma, Brescia e una persino a Praga.

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    Piazza del Duomo, 81031 Aversa CE
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