Un legame indissolubile che perdura ormai da millenni con vigore e che viene tutt’oggi celebrato
Napoli e la Grecia. Un legame indissolubile che perdura ormai da millenni con vigore e che viene tutt’oggi celebrato, incentivato e nutrito con orgoglio dai Campani non soltanto in ambito culturale, ma anche in molteplici altri aspetti del quotidiano, non in ultimo nello sport. Un caso speciale è quello di Sebastà Isolympia, ossia i Sacri Agoni ispirati ai Giochi di Olimpia che avevano luogo con cadenza quinquennale nella Neapolis del 2 d.C., già parte dell’Impero romano, e ai quali potevano partecipare i giovani e i professionisti, uomini ma anche donne, provenienti da ogni parte del mondo. Oltre alla competizione ginnica, in questa rielaborazione campana della famosa manifestazione olimpica si era chiamati a cimentarsi anche in una serie di gare teatrali e musicali – a cui pare avesse partecipato anche lo stesso Nerone –, al termine delle quali i vincitori erano premiati non con l’alloro olimpico, bensì con la spiga, simbolo cardine della cultura magnogreca, in particolare nella zona di Metaponto, da relazionare alla centralità dei raccolti di grano e orzo nel contesto socioeconomico dell’epoca. Quello di Isolympia fu un vero e proprio culto che, per volere di Ottaviano Augusto, possedeva anche un proprio tempio, i cui resti sono emersi recentemente nel corso degli scavi per la stazione Duomo sulla linea 1 della Metropolitana di Napoli, nel cuore della città greca, dunque.
La rinnovata attenzione sui giochi isolympici, in linea con un recupero delle antiche tradizioni storiche partenopee e la valorizzazione del patrimonio artistico e archeologico locale, ha spinto fortunatamente l’associazione AMARTEA a reinterpretare l’accattivante binomio sport-spettacolo e proporre, a cadenza pluriennale – generalmente un anno prima e un anno dopo le Olimpiadi –, interessanti e suggestive iniziative in vari palcoscenici della città. Lo scorso 26 giugno 2021, si è tenuta la quinta edizione della Lampadedromia, la mezza maratona con le fiaccole, la più antica manifestazione agonistica nota a Neapolis, che ha preso il via dall’acropoli di Cuma ed è terminata, dopo 21 km, sul lungomare napoletano.
Un evento – come anche le restanti iniziative dell’associazione AMARTEA – fortemente evocativo e imperdibile per chi vole assaporare lo spirito e le lontane radici storiche del territorio, all’insegna dello sport e dell’archeologia. Perché, in fondo, Palepoli, Partenope, Neapolis, una e trina, greca nacque e, nella sua anima, sempre tale resterà.