Tra terra e mare: il castello Aragonese di Ischia

Voluto da Alfonso d’Aragona il maniero risale al 1441

Una rampa di 230 metri lo divide dalla “terra ferma” si fa per dire, dell’isola d’ Ischia di cui è simbolo indiscusso da quasi 600 anni. Il Castello Aragonese è un contenitore di strutture, quasi come una scatola cinese al suo interno vi ritroviamo chiese, conventi, un carcere e addirittura un terrazzo ornato di vigneti

La costruzione del primo castello risale al 474 a.C. sotto il nome di Castrum Gironis, ovvero “castello di Girone”, in onore del suo fondatore. In quell’anno, infatti, il greco Gerone I detto il tiranno di Siracusa prestò aiuto con la propria flotta ai Cumani nella guerra contro i Tirreni, contribuendo alla loro sconfitta al largo delle acque di Lacco Ameno. Debitori di tale intervento, i Cumani decisero allora di ricompensare l’alleato cedendogli l’intera isola. La fortezza venne poi occupata dai Partenopei, ma nel 315 a.C. i Romani riuscirono a strappar loro il controllo dell’isola e vi fondarono la colonia di Aenaria. Il Castello venne utilizzato come fortino difensivo e vi furono edificate anche alcune abitazioni ed alte torri per sorvegliare il movimento delle navi nemiche.

L’aspetto attuale è pero dovuto ai rifacimenti dei secoli XV e XVI operati da Alfonso I d’Angiò che collegò l’isolotto alla terra ferma, costruì imponenti fortificazioni e scavò l’impressionante  galleria d’accesso alta 15 metri e larga 6 costellata di “piombatoi” utilizzati per lanciare olio bollente a chi fosse riuscito a superare la prima cinta muraria. Il maniero era utilizzato all’epoca anche come rifugio per la popolazione ischitana durante le ricorrenti scorribande barbare.

Sulla sommità della collina sorge il mastio, con quattro colonne cilindriche separato da un vigneto dal carcere. Nel 1823 l’intero castello fu destinato a casa di detenzione dal governo Borbonico  mentre le 1861 iniziarono ad arrivare anche i condannati politici che propugnavano l’Unità d’Italia.

La zona meridionale del castello, ha l’aspetto di un vero e proprio villaggio agricolo con le strade fatte di ciottoli a cui lati si aprono forni, cisterne e cantine fino al 1700 questa zona ha ospitato le famiglie.

Gli edifici religiosi ospitati nelle mura raccontano storie affascinanti, all’ingresso ci si imbatte nei resti della Cattedrale risalente al 1301 fu teatro, nel 1509, delle nozze tra Ferrante d’Avalos e Vittoria Colonna. Originariamente di stile romanico, fu ritoccata nel XVI secolo e rifinita successivamente con stucchi barocchi. Nel 1809 fu distrutta dalle cannonate degli Inglesi, per cui si presenta oggi come uno spazio semiaperto, senza soffitto, e ospita concerti di musica classica e letture di prosa e di poesia. Fu distrutta dalle cannonate della flotta inglese nel 1809. Stupenda è la cripta con affreschi del ‘300.

Ben conservata è invece la chiesa dell’Immacolata la cui cupola domina l’intero castello e offre una magnifica vista del borgo di Ischia Ponte, anticamente chiamato borgo di Celsa per la presenza di una piantagione di gelsi nei terreni dei frati Agostiniani. Essi avevano importato sull’isola l’allevamento intensivo del baco da seta. L’attività s’interruppe di colpo nel 1809, quando Gioacchino Murat emanò un decreto di soppressione degli ordini religiosi per impossessarsi delle enormi ricchezze che i religiosi avevano accumulato nei secoli nel regno di Napoli. La chiesa fu costruita a partire dal 1737 al posto di una precedente cappella dedicata a san Francesco, per volere della badessa Lanfreschi dell’attiguo convento delle Clarisse.

Una rampa di gradini accompagnano al cimitero delle monache dove sono conservati i sedili sui quali venivano collocati i cadaveri delle monache in posizione eretta.

Una stradina esterna conduce alla terrazza degli ulivi dalla quale la vista trova sazietà nell’ammirare le perle del Golfo di Napoli tra Procida e Vivara.

Aperto tutto l’anno, 7 giorni su 7, dalle ore 9 fino al tramonto. Tariffe: Adulti euro 10,00; Gruppi (> 20 pax) euro 9,00; Ragazzi 10-14 anni euro 6,00; Bambini 0-9 anni gratis.

Photos
Event Details
Cerca Evento