Giovanissima e appassionata, condivide con il web i suoi “Spunti di lettura”
Impazza sui social il nuovo modo dei Millennials, e non solo, di vivere la lettura, il Bookstagramming. Il fenomeno, relativamente nuovo, ha preso piede rivoluzionando il mercato editoriale e confermando un diffuso interesse per la lettura. Instagram è ormai la piattaforma ideale per condividere le proprie passioni, e quando si parla di libri, questo non fa eccezione. Ma chi è e cosa fa un Bookstagrammer? È essenzialmente un appassionato lettore che scrive di libri su un profilo Instagram dedicato, postando foto di copertine con recensione nella descrizione o facendo video recensioni nelle storie, stila poi una TBR, to be read, la lista dei libri da leggere in un dato periodo, proponendoli a dei veri e proprio club del libro su larga scala.
Si dice che una volta c’erano i critici letterari ed oggi ci sono i blogger, promotori di un’idea superficiale e meramente estetica del libro. Le vecchie generazioni accusano le nuove di impoverimento culturale, di banalizzazione del libro, definendo il Book Influencer un vetrinista social.
“Credo che vivere l’epoca moderna, non contestualizzandola, ma inseguendo quelle che sono idee e valori del passato, significhi essere miopi. Credo che muovere queste critiche significa non conoscere i social e il sano utilizzo che le nuove generazioni ricche di entusiasmo, mossi da passione, fantasia e impegno, ne fanno, creando contenuti splendidi da condividere con altri che hanno un interesse affine” – è quanto ci racconta Titti Pentangelo, giovane giornalista di Castellammare di Stabia, creatrice della pagina social “Spunti di lettura”.
Circa tre anni fa, è iniziato il suo percorso da veemente lettrice a bookstagrammer: “Si pensa che la lettura sia un hobby solitario, e invece crea una rete, genera condivisione, ci si scambiano pareri, giudizi, idee, emozioni; nascono così i gruppi di lettura, è come se incontrassi le mie amiche al bar e commentassimo tutte lo stesso libro – continua – Spunti di lettura è il mio spazio felice, nasce da un bisogno che avevo, quello di parlare delle mie letture. Spesso si pensa che una lettrice forte mastichi qualsiasi genere, non è così, io ad esempio, non potrei mai pararti di libri gialli.
Titti è intelligente e loquace, ma soprattutto sorride. E lo fa in particolar modo quando ha un libro tra le mani. Ha creato in questi mesi – complice anche la pandemia che ci ha costretti a restare più tempo tra le mura domestiche – due rubriche che la rispecchiano a pieno: Storie militanti e Bio letterarie. Titti si inserisce a pieni voti anche in un altro settore: quello del femminismo e della lotta contro ogni tipo di discriminazione. Il suo profilo social la rispecchia, legge ciò che le piace, parla di quello in cui crede.
“Nella mia community – è così che mi piace definirla – faccio spesso da spola tra le case editrici e i lettori o le lettrici. La parola d’ordine è condivisione, è quella che genera una grande rete. Da due anni coordino il Club del libro della Mondadori di Castellammare, nella quale ho avuto modo anche di vivere una mia primissima esperienza da “libraia”, durante le vacanze natalizie: è stato bello poter offrire i miei spunti dal vivo“.
Le domando ironicamente, da chi lei invece si fa influenzare, la risposta arriva presto con il riso sulle labbra: “Lo scambio sui social è reciproco, le mie wishlist si allungano quotidianamente ed inevitabilmente sopratutto ‘a causa’ degli altri influencer come me che navigano sul web. Una battaglia persa insomma…” – conclude.
Il successo dei bookstagrammer è galoppante, aspetto di cui si sono accorte anche le case editrici, che hanno intensificato la loro presenza sui social e sfruttato il mercato degli influencer dei libri che fungono da tramite con i lettori-followers.
Che sia cartaceo o ebook, non si potrà mai rinunciare a questo strumento meraviglioso, e cito Umberto Eco, la forma-libro è determinata dalla nostra anatomia.
a cura di Dina De Gregorio