Un legame antico che la popolazione rinnova ogni anno portando la Vergine su un carro trionfante
Il culto dell’Immacolata Concezione nella cittadina di Torre del Greco, in provincia di Napoli, ha una storia antica, che risale al ‘500.
In quel periodo, infatti, l’immagine della Madonna era già collocata sull’altare della cappella principale della navata della Basilica di Santa Croce, insieme ai mezzi busti contenenti le reliquie dei Santi patroni della città – S. Alessandro, S. Eugenia, S. Timoteo, S. Ireneo, S. Flaviano, S. Abbondio, S. Donato e S. Fausto – custoditi in otto nicchie.
A seguito dell’eruzione del Vesuvio del 1794 che distrusse gran parte della città, la Basilica crollò a causa del flusso lavico che inglobò parzialmente il campanile, seppellendone il primo ordine.
San Vincenzo Romano, all’epoca viceparroco ed economo della chiesa, avviò la riedificazione del tempio nel 1795 e diede disposizione di lasciare la Vergine nella collocazione originaria.
Ma la furia dello “sterminator Vesevo” quasi un secolo dopo, nel 1861, tornò a colpire Torre del Greco con una terrificante eruzione di tipo effusivo-esplosivo e un violento terremoto.
La popolazione, allora, fece voto alla Madonna Immacolata promettendole di portare la sua statua in processione su un carro trionfale, se avesse fatto cessare il cataclisma.
Stando alle testimonianze raccolte all’epoca, la lava improvvisamente si arrestò e, a partire dall’anno successivo, l’8 dicembre, in occasione della festa dell’Immacolata Concezione e in ricordo del miracolo, i torresi portano in processione un grande carro trionfale per le vie del centro storico.
Il carro – che viene costruito ogni anno con una tematica diversa ed è portato in giro da centinaia di persone – ha dimensioni fisse imposte dal portone della Chiesa: l’altezza è di 6 metri e la larghezza di 3; il sostegno per la paranza è alto 1,15 m; la struttura decorativa arriva al massimo a 2,85 metri di altezza, a cui bisogna aggiungere il globo di 0,80 m su cui si appoggia la statua, che sarà alta 1,75 m. Con la corona e lo stellato si arriva ad un massimo di 7 metri totali, per una larghezza di 2,80.