La leggenda di Saoul e Isabella scandisce il tempo e risuona in ogni vicolo
“Chesta è na storia r’amore e morte, chesta è na storia violenta, amara,
chesta è na storia re gente forte ca se racconta a Trentenara”.
L’amore contrastato tra un brigante e una nobildonna ricopre di una patina tra incanto e malinconia, uno dei siti più romantici sul territorio campano, il borgo medievale di Trentinara, in provincia di Salerno.
La leggenda racconta che nel disperato tentativo di suggellare il loro amore, Saul e Isabella, si gettarono, stretti l’uno all’altra da una catena, dalla rupe del borgo, dove oggi, nella roccia della “preta ncatenata”, sorgono le sagome dei due innamorati in un abbraccio eterno.
Non appena si mette piede a Trentinara, la sensazione è quella di tornare indietro nel tempo, di immergersi in un piccolo mondo fatto di murales, poesie e indicazioni stradali che conducono a “Via dell’amore” e “Terrazza degli innamorati”. Peculiare è il segnale d’obbligo che invita a baciarsi con la frase “Kiss… please”.
Il fascino di Trentinara si concentra nella piazzetta panoramica che offre una vista mozzafiato su Capri e Golfo di Napoli, dove, i più coraggiosi possono cimentarsi in “Cilento in Volo”, un’attraversata consigliatissima in coppia, per sperimentare in un abbraccio adrenalinico, quella stretta disperata e passionale dei due amanti leggendari.
Ogni vicolo, arco, parete, è reso distintivo da un disegno o una frase che costringe i passanti a catturare in qualche scatto o semplicemente a contemplare ogni angolo nascosto del borgo. Chi passeggia per Trentinara lo fa con il cuore che batte all’impazzata, alla ricerca del prossimo cantuccio da scoprire, della prossima poesia che lo farà innamorare.
Amore, amore e ancora amore è tutto ciò che si respira nell’aria, dalla statua di Saul e Isabella, ai lampioni innamorati che si abbracciano ai lati della panchina. Un’intera stradina è dedicata ai versi più celebri di poesie d’amore tra nomi illustri quali Oscar Wilde, Gabriel García Márquez, Alda Merini, Neruda e Baudelaire.
Ma non appena l’effetto appagante delle farfalle nello stomaco sembra svanire, ecco che interviene Paolino 848, cuore pulsante e tradizionalissimo del borgo, dove gustare un aperitivo tipico di salumi, formaggi e buon vino, nel rinomato “Soggiorno di Paolino”, su botti di vino o accomodati qua e là sui gradini dei caratteristici “vicarieddi”.
Visitare Trentinara significa lasciare fuori il mondo come lo conosciamo e lasciarsi trasportare nelle storie di muri e vicoli che parlano. È necessario arrivarci a cuor leggero, così da poterlo riempire di tutto lo stupore e meraviglia che il borgo ha da offrire.
a cura di Anna De Gregorio