
A ridosso del fiume Vernotico, affreschi cinquecenteschi di grande interesse per la storia locale
La piccola Cappella della Madonna delle Grazie di Gragnano, poco distante dal presepe artistico e dalla bellissima Valle dei Mulini, risale al ‘500 e custodisce degli affreschi di particolare interesse.
La struttura, a ridosso del fiume Vernotico, possiede solo un ambiente abbastanza piccolo ma in cui grazie ad un recente restauro sono tornati in luce degli affreschi di estremo interesse storico per la città, tra questi una Madonna col Bambino di epoca precedente agli altri affreschi, probabilmente trecentesca.
Nella parete di fondo la Vergine Maria con Bambino incoronata da angeli tra San Rocco e San Sebastiano, i santi protettori della peste; l’Annunciazione nella parte superiore.
Sulla parete laterale sinistra compare un santo vescovo forse identificabile con San Catello patrono di Castellammare di Stabia in compagnia di una figura in abito monacale, forse identificabile in Sant’Antonino.
Durante i lavori di restauro è stato riportato in luce, pulendo l’affresco rovinato dall’umidità nel soffitto immediatamente al di sopra della porta di accesso, il più antico stemma della città di Gragnano in cui è rappresentato una mano che stringe un fascio di grano, simbolo della città famosa in tutto il mondo per la produzione della pasta.
La presenza della Madonna benedettina testimonia la costruzione del luogo cristiano là dove era un sito pagano. In quel luogo infatti sono state trovate numerose columelle relative alla religiosità pagana.