
L’intervista alla critica d’arte Diana Gianquitto
È stata da poco inaugurata presso The Spark Hub la Mostra “Secret Poetry” di Bruna e Martina Troise. Il progetto è a cura della critica d’arte Diana Gianquitto, che ci racconta qualcosa più su questo splendido lavoro tutto al femminile.
La tua nota critica si apre con un incipit meraviglioso che credo possa essere un poco il fil rouge dell’esposizione: “Un salto a cuori uniti nei sogni”. Parlaci di questo salto.
“Questo incipit nasce da un’esperienza di vita, anzi, da tante esperienze di vita. Troppo spesso ho constatato come la paura dell’intimità, nelle relazioni di ogni tipo, ostacoli il flusso della bellezza dell’interazione umana, che può generare grande fertilità e armonia nell’universo. Questa è una mostra molto poetica e delicata, ma che custodisce in sé anche molto profondità e dolore, non macerante, ma innescante dignità e vita. La soluzione, proposta dal sentire ed estetica di questa esposizione, è solo una: concedersi il coraggio dell’amore e di esplorare quell’unione e intimità, a tutti i titoli, ne annulla i rischi e spalanca la bellezza, e segreta poesia. Le artiste ci donano un esempio a colori e cuori uniti di questa proposta esistenziale, regalandoci uno spiraglio nella loro unione d’arte e affetti, con generosità. L’opposto dell’amore non è l’odio, ma la paura paralizzante, che ci priva. La libertà e “di”, non “da” qualcosa“.
È una mostra totalmente al femminile: come nasce il sodalizio tra te e le autrici, le sorelle gemelle Troise?
Gli incontri, tutti quelli più significativi, hanno radici antiche, e freschezza immediata. Conoscevo indirettamente le artiste da sempre, per circostanze legate alle nostre famiglie. Poi, per vicende del tutto indipendenti di mia vita personale, ho avuto l’opportunità di condividere porta a porta con le artiste, più di dieci anni fa. Ho dunque conosciuto e apprezzato l’individualità – ricca, profonda e delicata – del privato, prima ancora che dello stile, delle autrici, che ritrovavo però in modo immediato nelle loro opere e disegni in fieri che incorniciavano le nostre visite, come altre amiche che facevano capolino da un tavolo, o da un banco, su cui stavano prendendo vita. E, con la loro anima e la loro arte, ho avuto anche modo di conoscere e incantarmi della rara unicità del loro legame, fuso ma rispettoso delle specificità”.
Come mai la scelta di esporre al The Spark Hub?
Per anni ho custodito in me il ricordo di quegli attimi, desiderando il contesto adatto per espanderli nel mondo. Quando ho potuto e voluto immaginare un’esperienza espositiva per il pubblico di The Spark, in un momento così energeticamente carico come questo, è emersa la scelta: Bruna e Martina avrebbero trasformato gli ambienti di The Spark in angoli di continua scoperta di un dialogo intimo. Nell’allestimento, infatti, si scoprono nicchie e chicche inaspettate, e si rispecchia continuamente un confronto tra le due autrici, esposte vis-à-vis, e inoltre chiamate ad “adottare” ciascuna, nel proprio spazio espositivo, un’opera della sorella, contornandola di parole-risonanza che ne esprimano il senso di presenza interiore, condivisa generosamente con l’osservatore, con cui si instaura dunque una relazione – a sua volta – di ascolto empatico e intima fiducia. The Spark è un luogo meraviglioso, una fucina di creatività e incontri, che fa vivere cultura, libri, persone, arte, musica, eventi, attorno al concetto primario di produzione e generatività, inverato anche concretamente nel proprio laboratorio di 3D making. Con questo spazio, e con la sua illuminata creatrice Michela Musto, è da subito scattato un colpo di fulmine, attorno alle comuni e forti istanze di passione, divulgazione profonda, rigenerazione sociale e creativa.
Cosa dobbiamo aspettarci in futuro da questa collaborazione?
“Abbiamo intenzione di far vivere la sua energia, e le sue potenzialità, con progetti condivisi espositivi e di didattica, rubriche video e incontri a mia cura, con tutta la mia gioia e orgoglio di sentirmi parte della vita di questo ambiente d’energia e di possibilità, produttore di vere e proprie scintille per grandi fuochi. Ma soprattutto, implementeremo il progetto Art Sparks che ho per esso specificamente ideato, a me molto a cuore, che unisce azioni espositive, di divulgazione e di rigenerazione creativa attorno al fulcro di multipli d’arte d’autore che, come scintille creative appunto, rendano accessibile e accendano l’arte nelle vite di tutti. I multipli d’arte Art Sparks sono appositamente concepiti per The Spark Hub e prodotti on demand nel suo laboratorio, e nascono da un dialogo curatoriale che abbina ogni multiplo a un progetto espositivo e a eventi di didattica dell’arte, per innescare nuove sfide e soglie sia ai creatori che ai fruitori, connettendo arte e design, artisti e pubblico, annodando fili e facendo sistema col territorio e il mondo… ma soprattutto, facendo scintillare d’arte la vita. Vi aspettiamo per vivere tutto questo in arte e affetti con noi, perché nulla ha senso, come Bruna e Martina Troise insegnano, senza l’amore e il coraggio di condividere e saltare a cuori uniti nelle emozioni, nella bellezza e nella vita“.