Vicarìa. Un’educazione napoletana di Vladimiro Bottone

La storia di un omicidio avvenuto nel “Serraglio”, l’Albergo dei Poveri

Antimo è un bambino. Antimo è un “serragliuolo”, piccolo orfano, come tanti, internato nell’Albergo dei Poveri. Antimo è un innocente che lotta per uscire dalle tenebre. Ed invece le tenebre appartengono anche al mondo “di fuori”, fatto di povertà, delinquenza, miseria. 

L’Albergo dei Poveri, chiamato “Serraglio“, è l’enorme istituzione voluta da Sua Maestà Carlo III di Borbone, un’ imponente ospizio per orfani, mendicanti e vecchi “ca se mórono e famme”. Ma nulla, anche qui, è come sembra. In una Napoli povera e stracciona dove il tempo “ogni giorno da na vúttata, una spinta nella fossa”, tutto ruota attorno alla fede nella sorte. Quella sorte si chiama gioco del lotto. In questa città disgraziata e spietata, l’incorruttibile commissario Gioacchino Fiorilli, guidato dall’istinto e dalla sua umanità, indagherà su un omicidio avvenuto proprio nel Serraglio: cercherà verità e giustizia per chi è morto innocente. Ma, a volte, la ricerca della verità si paga a caro prezzo e la giustizia si trasforma in ingiustizia proprio in quelle antiche sedi dei tribunali, garanti di legalità. 

La penna dello scrittore dipinge, come un pittore, luoghi che resistono al tempo e che ancora oggi conservano il loro fascino: Via Foria, l’Albergo dei Poveri, il Cimitero delle 366 fosse, la Vicarìa. Usa spesso il dialetto napoletano, pardon, lingua napoletana, per caratterizzare alcuni dei suoi personaggi, quelli più veri, che vengono dal popolo e che la vita ha plasmato imponendogli da che parte stare, tra i buoni o i cattivi.

La narrazione è carica di potenza, di verità, di crudeltà e misericordia. Il bene ed il male, come nella lingua utilizzata, si mescolano, invertono i propri ruoli, scendono a patti e a compromessi in un crescendo di emozioni e colpi di scena. Vincerà il bene? Trionferà la giustizia? Si può sperare in un futuro migliore o è davvero tutto appeso alla sorte, alla fortuna e a dei semplici numeri estratti al lotto? Intanto ha vinto lui, Vladimiro Bottone. Vince Vicarìa e questa Napoli tinta di giallo. Amerete il commissario Fiorilli. 

Edito da Rizzoli, 487 pagine avvincenti che vi terranno col fiato sospeso. 

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