Acquatinta, acquaforte, punzone, puntasecca, smalto su matrice di rame, sono le tecniche utilizzate dall’artista Tonia Erbino per realizzare l’opera attualmente esposta a Rovereto nell’ambito dell’evento artistico internazionale “Human Rights? #La Casa della Pace I The House of Peace”.
Sono sette gli artisti campani che partecipano all’evento curato da Roberto Ronca, originario di Teano in provincia di Caserta, presidente di Spazio Tempo-Arte a cui si è rivolta quest’anno la Fondazione Opera Campana dei Caduti per ribadire il messaggio di pace attraverso l’evento internazionale di arte contemporanea. L’esposizione è visitabile fino al 30 agosto 2015.
Abbiamo chiesto all’artista di spiegarci il senso della sua opera esposta per l’evento internazionale che ha per questa edizione il compito di trasmettere il senso della parola ‘pace’ attraveros le opere degli artisti chiamati a partecipare. Centouno donne e uomini votati all’arte provenienti da tutto il mondo contribuiscono alla manifestazione artistica in Trentino.
“L’opera dal titolo “In hoc signo vinces. The children make peace” – spiega Tonia Erbino – ha un richiamo a Madre Teresa di Calcutta che diceva “la pace comincia col sorriso “. Nel gioco della bambina che, nell’ombra dell’aereo da guerra, si diverte, sorridendo e correndo, a scorgere la sagoma di una colomba è insita una grande verità: chi meglio dei bambini può insegnarci a far pace, a scorgere il buono anche dove non c’è? Osservandoli ed ascoltandoli con attenzione, infatti, ci si accorge della loro disarmante capacità di superare i conflitti. Sono loro i veri maestri, in questo senso, da prendere a modello”.
Tonia Erbino classe 1974 è diplomata in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli ed abilitata all’insegnamento di Arte e immagine, Disegno e Storia dell’Arte e Discipline Pittoriche, negli anni di formazione accademica ha frequentato la cattedra di Pittura del maestro Gianni Pisani, la cattedra di incisione del maestro Bruno Starita, con cui discute la tesi di laurea, dal titolo: “Esoterismo ed alchimia nella Melanconia di Durer”. H frequentato, inoltre il corso biennale di fotografia tenuto dal prof. Mimmo Iodice e dal prof. Fabio Donato.