Napoli. La statua del Nilo mette la testa a posto

La statua del Nilo di Largo Corpo di Napoli ritorna integra: sabato 15 la presentazione dell’ultimo restauro. Dopo un primo lavoro di restauro nel 1992 curato dal Comitato fondato da Carmine Masucci, avvocato e amministratore del complesso monumentale del Museo Cappella Sansevero, sabato alle ore 10.30 si aggiungerà l’ultimo pezzo mancante.

Negli anni Sessanta era stata rubata la piccola testa della Sfinge che completa il gruppo scultoreo di epoca imperiale, rinvenuta dal nucleo dei Carabinieri per la tutela del patrimonio guidato dal Comandante Carmine Elefante lo scorso dicembre in Austria. La testa è stata restaurata e sabato ci sarà l’inaugurazione.

La statua raffigura il dio Nilo disteso con nella mano destra la cornucopia ed i piedi poggiati sulla testa di un coccodrillo, con puttini e una sfinge nel lato sinistro, entrambi acefali. In epoca medievale neppure il dio aveva la testa, e si credeva che fosse raffigurata una figura femminile che allatta, tanto che nell’immaginario popolare si parlava della città di Napoli che allatta i propri figli, da cui il toponimo ‘o Cuorpo ‘e Napule.

Il restauro è stato pagato grazie alla raccolta fondi svolta dal Comitato per il restauro della Statua del Corpo di Napoli istituito da Masucci d’intesa con la Soprintendenza al Polo museale di Napoli che ha lanciato la campagna di raccolta fondi intitolata “Mettiamo la testa a posto”. Appositi totem erano stati collocati in punti nevralgici della città, in numerosi esercizi commerciali, in cui con piccole donazioni da parte dei cittadini e dei vari visitatori interessati alla campagna di sensibilizzazione è stato possibile raccogliere la cifra necessaria per pagare il lavoro di restauro, curato dalla ditta “Klanis” e partito a settembre sotto la guida di Gabriella Russo.

In occasione della presentazione di sabato a piazza San Domenico si terrà un concerto della fanfara del Decimo Reggimento Carabinieri “Campania”, tra gli ospiti Masucci, il comandante Elefante, la dottoressa Russo, insieme ai Soprintendenti Teresa Elena Cinquantaquattro, Giorgio Cozzolino e Fabrizio Vona e l’assessore Nino Daniele.

Saranno inoltre presenti Luigi Necco e il maestro Lello Esposito che ha contribuito in prima persona alla campagna di restauro, realizzando un disegno della Statua del Nilo consegnato in cartolina ad ogni donatore.

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