La Cooperativa di Teatro Cat di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, ha inaugurato la stagione teatrale con ‘Ferdinando’ l’opera più nota ed apprezzata del drammaturgo Annibale Ruccello. La prima di domenica 23 novembre segna il debutto della compagnia stabiese nell’opera del compianto autore, anch’egli stabiese di origine, prematuramente scomparso nel 1986 a soli trent’anni.
“Si rinsalda la tradizione del teatro stabiese che passa per Ciro Madonna, Ruccello e Italo Celoro” dice Marcella Celoro, alla direzione del Cat insieme al fratello Sergio che ha curato la regia dell’opera.
Alla prima ha presenziato Carlo De Nonno a cui appartiene la colonna sonora dell’opera, voluta da Ruccello al tempo della composizione come parte integrante, una composizione che segue a livello melodrammatico tutte le tematiche del testo.
Due le repliche in programma il 7 dicembre e il 22 marzo nella Sala Ciro Madonna di via Surripa. Un testo complesso, molto serrato, in cui domina l’imponente figura di donna Clotilde Lucanigro (Marcella Celoro), fervente filoborbonica, ipocondriaca e spietata. A farle da spalla Gesualda (Benedetta Todisco), cugina povera e vessata dalle continue pretese della baronessa allettata per un immaginario malessere, e Don Catello (Agostino Di Somma) il prete del paese, lontano parente di Clotilde e legato da un rapporto di puro interesse con le due donne.
Nella vita, astiosa e monotona, dei tre personaggi irrompe Ferdinando (Dario De Simone), la ‘faccia d’angelo’, presunto nipote di donna Clotilde che si rivela tutt’altro rispetto alla sua immagine eterea. Sullo sfondo la lotta di classe tra la vecchia e ormai decadente aristocrazia borbonica e la nuova borghesia rampante, ma senza scrupoli, legata ai Savoia.