Cannes. Il film di Garrone ispirato a ‘Lo cunto de li cunti’

È tratto dalla raccolta di fiabe in napoletano di Giambattista Basile “Lo cunto de li cunti” il film di Matteo Garrone in corsa per l’Italia al Festival di Cannes.

Il fantasy “Il racconto dei racconti” in uscita il 14 maggio nelle sale, è uno dei tre titoli italiani in gara al Festival (insieme a Mia madre di Nanni Moretti e Youth di Paolo Sorrentino) che si svolgerà dal 13 al 24 maggio ed è una co-produzione Italia-Francia-Inghilterra costata 12 milioni di euro. Il cast internazionale vanta nomi come Salma Hayek, Vincent Cassel, Toby Jones e Hohn C. Reilly.

Lo spunto è il libro di fiabe “Lo cunto de li cunti” raccolta seicentesca in lingua napoletana, fonte di ispirazione per i meglio conosciuti fratelli Grimm e Perrault.

Le location sono tutte italiane ricercate da Dimitri Capuani. Delle 50 storie presenti nella raccolta di Basile ne sono state scelte tre da Garrone e dagli altri sceneggiatori, Albinati, Chiti e Gaudioso.

“La vecchia scorticata”, “La pucle” e “La cerva fatata” sono tre storie di donne di età diversa, una è giovane, una matura ed una anziana, con tre desideri diversi che portano ad altrettanti cambiamenti e pericoli.  

Il racconto dei racconti potrebbe dar vita ad una serie avendo trattato nel film solo tre delle 50 fiabe raccontata dalle 10 novellatrici in 5 giorni nel testo di Basile in cui sono collocate in una cornice che segue il modello del Decamerone di Boccaccio.

Ne “La vecchia scorticata” il Re di Roccaforte (Vincent Cassel) si innamora di una donna (Hayley Carmichael) per la sua voce senza sapere che in realtà si tratta di una vecchia.

Protagonista de “La pulce” è invece il re di Altomonte (Toby Jones), geloso della figlia Viola (Bebe Cave), nutre una pulce con il suo sangue e metterà a bando la mano della figlia a chi indovinerà a chi appartiene la pelle scuoiata, tratta proprio dalla pulce ingrassata fino all’inverosimile. Ad indovinare la provenienza del tetro vello è un orco che porterà la principessa in un eremo tra le montagne.

Ne “La cerva fatata” la regina (Salma Hayek) e il re di Selvascura (John C. Reilly) non possono avere figli. Su consiglio di un negromante, il re uccide un drago marino strappandogli il cuore e lo fa cuocere da una vergine. La regina resta incinta contemporaneamente alla donna che aveva cucinato l’orribile pasto. Mentre il re muore per il duello col drago, le due donne danno vita a due figli albini. 

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