Dove dimora la pace: Teresa Condito ad Human Rights

Pace e non violenza sono gli argomenti di discussione all’evento artistico internazionale in corso a Rovereto “Human Rights? #La Casa della Pace I The House of Peace”. Tra gli artisti campani che hanno preso parte all’evento Teresa Condito espone un’installazione formata da 52 maiali in plastica morbida, di diversi colori, 480 caramelle in polistirolo ricoperte di carta colorata, due contenitori in plexiglass trasparente, posizionati su un panno circolare di diametro 1,60 cm.

L’opera dal titolo “Dove dimora la pace” ci viene presentata così dall’artista originaria di Torre del Greco: “Lo  scenario è qua, al centro della stanza vi sono due contenitori, uno grande colmo di caramelle, che rappresentano il rispetto dei diritti del mondo  e di conseguenza  la pace nel mondo, l’altro contenitore è  di dimensioni  inferiori, questo contenitore rappresenta il rispetto per la pace nel mondo, è quasi vuoto!  Dove sono le caramelle! La meraviglia del fruitore è enorme non solo per le dimensioni, il vuoto prevarica sul pieno di caramelle (la pace in che direzione va). Il fruitore nell’osservare questi maiali si pone due interrogativi: (il primo interrogativo) Perché sono di colori diversi? I diversi colori dei maiali rappresentano le differenze sociali, a testimonianza che il senso di pace è insito nell’essere umano, indipendentemente dello strato sociale al quale  si appartiene. (Il secondo interrogativo ) Cosa fanno qua?  Il maiale è quell’animale che mangia indifferentemente qualsiasi cibo, in questa installazione rappresentano quella parte dell’umanità disposta a calpestare tutto e tutti per il proprio ego. I maiali immobili  guardano  il contenitore colmo di caramelle, nell’attesa di assaporare, gustarsi, rimpinzarsi di caramelle, attribuiscono alla pace un significato nullo, il proprio io prevarica su di essa. Il fruitore nel medesimo istante che osserva l’installazione diviene  parte integrante dell’opera, il fruitore nel passaggio può appropriarsi di tante caramelle fino ad esserne disgustato, nauseato nessuno può porre  una limitazione, la sola limitazione è posta dalla sua coscienza per la condivisione del  benessere col prossimo , quella stessa coscienza gli consente  di trattenere a se quel senso di fratellanza umana che è indispensabile per far parte di un sistema che rispetti il viver sociale allontanando l’egoismo  può dar lunga vita alla pace. “ Dove dimora la pace?” Nell’intimo dell’essere”.

“L’artista nasce a Torre del Greco, da una famiglia di artigiani del corallo – Teresa Condito è così descritta da Maria Carmela Masi​ – che le insegna la potenza creatrice del lavoro. Metalli, pietre, perle e coralli sono gli strumenti di mani esperte che rispettano la tradizione e le tecniche classiche: da essi assorbe il potere della bellezza, la forza della materia, le varie facce della volumetria. Desiderosa di aggiungere al fare il sapere, la Nostra intraprende gli studi di economia, frequentando contemporaneamente corsi specialistici di design del gioiello, della moda, della scultura in creta. La tecnica alimenta la creatività, consentendole di realizzare concretamente i suoi modelli. Attraverso ulteriori specializzazioni, presso le migliori scuole italiane di oreficeria, apprende le principali tecniche orafe, come il trattamento della cera dura e morbida, il cesello, la microfusione e la lavorazione dei metalli preziosi. Le sue moderne creazioni “dalla genesi riconoscibile e dal fascino surreale”, si distinguono per originalità e raffinatezza. Arrivano così riconoscimenti prestigiosi come i premi Tahitian Pearl Trophy, manifestazione a cui partecipa dal 2001 al 2008, e i premi Premier (2001 e 2009). Contemporaneamente le sue creazioni vengono esposte in Italia, Francia, Spagna, Giappone, meritando pubblicazioni su riviste internazionali. La naturale crescita artistica porta la Condito a trovare, nel volume e nella forma, degli strumenti di comunicazione, dei simboli portatori di significato. Approda perciò alla scultura, realizzata in vari materiali, e partecipa a diversi concorsi internazionali di istallazioni d’opere d’arte, a Pavia, Trento, Messina e Gela. Si consolida intanto uno stile creativo autonomo ed originale, che trae forza dalla tradizione, cura dall’artigianato ed ispirazione dal sentimento. Quando la Condito passa dalla terracotta al plexiglass, i valori, i concetti ed i sentimenti perdono in solidità ciò che conquistano in raffinatezza, leggiadria, eleganza. Forme che si staccano dalle unità come pezzi che fondendosi nuovamente sanno ritornare Uno; presenze che creano ombre, piani immaginari, vuoti e pieni d’energia e di esistenza, in giochi di continue armonie”.

Leave a Comment

Cerca Evento