Gragnano. Appello per la Chiesa del Carmine: SOS restauro

Salviamo la Chiesa del Carmine prima che sia troppo tardi”. E’ l’appello accorato di Don Gerardo Cesarano, parroco del santuario fulcro della religiosità dei gragnanesi.

Un tesoro di inestimabile valore per Gragnano ed i gragnanesi che rischia di sparire per sempre. La chiesa del Carmine di Gragnano è una di quelle parrocchie che riceve il fedele e il semplice visitatore in maniera accogliente, le opere d’arte esposte arricchiscono la struttura e contribuiscono a renderla un gioiello prezioso per la comunità locale anche dal punto di vista culturale. Una parrocchia a cui i residenti sono legati, anche le giovani generazioni che ancora la scelgono come luogo del loro eterno ‘si’ per affetto e per i tanti ricordi che dall’infanzia li lega alla chiesa.

Oggi da questa chiesa, quella realtà appena descritta che certamente è condivisibile ovunque e che in tanti condividono, si alza un appello alle istituzioni e in particolare al Comune di Gragnano affinché risolva una situazione che può aggravarsi da un momento all’altro.

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La struttura soffre per gravi infiltrazioni d’acqua dovute ad una corposa falla che si è aperta nel tetto immediatamente soprastante la navata sinistra e che va ad interessare la seconda, terza e quarta cappella in cui particolarmente visibili sono i segni delle infiltrazioni di acqua, umidità, distaccamento della pittura di rivestimento.

I danni non si limitano a questo. All’ultimo piano la chiesa, ex convento francescano del Carmine, ha dei locali, molto ampi, che si allagano nelle giornate di pioggia. “Spazio da recuperare e da restituire – come sottolinea Don Gerardo che da circa un anno è il parroco della chiesa – alle tante associazioni attive sul territorio che potrebbero comodamente sfruttare questi spazi attualmente in abbandono”.

La questione dal punto di vista legale ed amministrativo è però complessa in quanto la struttura è di proprietà del Comune, ma un accordo di comodato d’uso tra ordine francescano e Comune garantisce affitto e manutenzione della struttura all’ordine monastico, che ha però abbandonato la struttura già nel 1996. Nonostante i solleciti e il dispiego di forze in campo ancora non si scioglie il problema sulla proprietà, che sola potrebbe permettere la completa gestione della struttura da parte del Comune e contemporaneamente urge la necessità di promuovere un progetto di restauro conservativo della struttura, visto lo stato in cui versa.

L’appello di Don Gerardo e della comunità di fedeli che intendono muoversi per dare una mano, si rivolge dunque al Comune affinché si riesca ad unire le forze per dirimere la questione e procedere alla salvaguardia di un luogo di fede ma anche ad un luogo del cuore per la città di Gragnano. 

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