Chissà se Pablo Picasso, il padre fondatore del Cubismo, nel corso della sua gita a Pompei nel lontano 1917, percorrendo quelle strade antiche che lo avrebbero indirizzato verso una nuova svolta stilistica, il cosiddetto “periodo neoclassico”, si spinse talmente lontano con l’immaginazione fino a poter pensare che, cento anni dopo, due dei balletti per i quali aveva curato i costumi e le scenografie, sarebbero stati rappresentati in una notte di fine luglio nel Teatro Grande degli Scavi di Pompei.
Nel 1917 Picasso, che risiede a Parigi, viene coinvolto dall’intellettuale Jean Cocteau nella realizzazione di “Parade”, il nuovo balletto che sta allestendo per la compagnia dell’impresario russo Sergej Djagilev, su musica di Erik Satie, coreografia di Léonide Massine e soggetto dello stesso Cocteau. Sono questi gli anni bui e difficili del Primo Conflitto Mondiale e Massine porta in scena personaggi contemporanei, artisti appartenenti all’universo del circo e del music-hall, mostrandone gli aspetti più “divertenti” e “sfacciati” e conferendo così al balletto i tratti distintivi di un carattere propriamente moderno.
Poiché le prove si tengono a Roma, nel febbraio dello stesso anno Picasso e Cocteau partono alla volta della capitale italiana, dove l’artista incontra i futuristi e gli esponenti della Secessione, anche se la vera “svolta” stilistica avviene nella permanenza a Napoli e nella visita a Pompei.
Nel capoluogo campano Picasso si imbatte più volte nella figura di Pulcinella che si offre in spettacolo ai passanti. L’artista spagnolo resta così profondamente colpito da questo personaggio in abito bianco e maschera nera, simbolo dell’anima di un’intera città, al punto che questo suo interesse culminerà nel 1920 con la realizzazione dei costumi e delle scenografie per il balletto “Pulcinella”, con la coreografia di Léonide Massine e le musiche di Igor’ Stravinskij.
Non è un caso, quindi, che – dopo le mostre «Picasso e Napoli: Parade», allestite nelle sedi del Museo di Capodimonte e nell’Antiquarium degli Scavi di Pompei – per omaggiare il centenario del viaggio dell’artista sianto stati scelti proprio “Parade” e “Pulcinella” nell’interpretazione, fino sabato 29 luglio, dei primi ballerini Rebecca Bianchi, Claudio Cocino, Manuela Paruccini, dei solisti e del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, diretti da Eleonora Abbagnano, in quel luogo senza tempo all’ombra del Vesuvio che ha contribuito a consegnare il genio di Malaga all’eternità.
Parade – Balletto in un atto
Musica Erik Satie
Coreografia Léonide Massine
Ripresa da Lorca Massine
Assistente coreografo Anna Krzyskow
Scene Pablo Picasso ricostruite da Maurizio Varamo
Costumi Pablo Picasso ricostruiti da Anna Biagiotti
Luci Mario De Amicis
Pulcinella – Balletto in un atto
Musica Igor Stravinskij
Coreografia Léonide Massine
Ripresa da Lorca Massine
Assistenti coreografo Anna Krzyskow e Manuel Paruccini
Scene Pablo Picasso ricostruite da Maurizio Varamo
Costumi Pablo Picasso ricostruiti da Anna Biagiotti
Luci Mario De Amicis
Interpreti: Rebecca Bianchi, Claudio Cocino, Manuel Paruccini (Primi Ballerini) – Solisti e Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma con la partecipazione degli allievi del Lyceum di Mara Fusco.