57 edizioni del Don Chisciotte della Mancia in 40 lingue, più una in Braille e una per bambini, raccolte per la prima volta in una mostra che rende omaggio alla presenza universale del romanzo di Miguel de Cervantes e ai traduttori che lo hanno trasformato, negli ultimi 400 anni, in uno dei libri più pubblicati al mondo, oltre che in un punto di riferimento per la letteratura spagnola.
Giovedì 30 novembre 2017 arriva per la prima volta all’Instituto Cervantes di Napoli, l’esposizione “Quijotes por el mundo”, curata da José Manuel Lucía Megías, che raccoglie le opere appartenenti alle 60 biblioteche dell’istituto di lingua e cultura spagnolo.
L’esposizione – che si potrà visitare gratuitamente fino al 15 febbraio 2018, dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00 e il sabato dalle 10.00 alle 13.00 – si completa di una mappa del mondo con le differenti traduzioni e un’iinstallazione audiovisiva che permetterà di ascoltare il Don Chisciotte in trenta lingue.
“Quijotes por el mundo” vuole essere un omaggio al lavoro dei traduttori, figura fondamentale nella diffusione della letteratura in paesi che non condividono la stessa lingua. Senza la loro mediazione e il loro lavoro, Don Chisciotte non avrebbe mai raggiunto un impatto così globale, tanto da diventare il libro più tradotto al mondo dopo la Bibbia. L’esposizione, infatti, dimostra l’influenza mondiale di questa grande opera, tradotta in quasi 200 varietà linguistiche dal 1612 ai giorni nostri: un viaggio attraverso il mondo della traduzione dal XVII secolo ai giorni nostri, a testimonianza dell’ampia diffusione dell’Ispanismo ovunque, capace di raggiungere anche l’India, il Vietnam o la Corea.
Al vernissage della mostra, in programma giovedì 30 novembre alle ore 18.00, interverranno il curatore José Manuel Lucía Megías e la direttrice dell’Instituto Cervantes di Napoli, Isabel-Clara Lorda Vidal.