“Due passi sono”, una favola poetica per “Scenari Pagani”

Chiude sabato 24 marzo 2018 “Scenari Pagani” – la rassegna di teatro e musica organizzata da Casa Babylon – con “Due passi sono” della Compagnia Carullo/Minasi, in scena alle ore 21.00 presso il Teatro del Centro Sociale di Pagani, in provincia di Salerno.

Come ultimo appuntamento, la direzione artistica di Nicolantonio Napoli propone uno spettacolo piacevole e godibile, una “favola poetica” – come è stata definita dalla critica – di e con Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi, che per il suo particolare incanto ha vinto i premi “In-box”, “Scenario per Uscita” e il premio internazionale “Teresa Pomodoro”.

Sul palco, la quotidianità faticosa di una coppia, Pe e Cri, alle prese coi problemi, piccoli o grandi che siano, del rapporto con la realtà e con la distorsione, spesso comica e paradossale, che questi problemi subiscono nel contesto di un ménage di coppia.

Due piccoli esseri umani, un uomo e una donna dalle fattezze ridotte, si ritrovano sul grande palcoscenico dell’esistenza, nascosti nel loro mistero di vita che li riduce dentro uno spazio sempre più stretto dall’arredamento essenziale, stranamente deforme, a vivere la loro tenera per quanto altrettanto terribile, goffa e grottesca vita/giornata condivisa.

Sembrano essere chiusi dentro una scatoletta di metallo, asettica e sorda alle bellezze di cui sono potenziali portatori, ma un “balzo” – nonostante le gambe molli – aprirà la custodia del loro carillon.

Fuoriescono vivendo il sogno della vera vita da cui non v’è più bisogno di sfuggire, ma solo vivere, con la grazia e l’incanto di chi ha imparato ad amare la fame, la malattia, dunque i limiti dello stare.

Il ritmo di scena, sempre brioso, valorizza anche i silenzi e tutto parla e si ribalta in ironia, un’ironia tanto sottile e delicata quanto amara: nutrirsi solo con pillole che hanno sapore di tutto, litigare e gioire per un colorato fiore di plastica, aver paura di toccarsi, di uscire, e poi i costumi, le parole, i dialoghi serrati, gli oggetti di scena, i motivi, i sentimenti, le paure, le insopportabili fragilità, gli slanci interrotti, i colori.

Lo spettacolo s’impone immediatamente, già dalle prime battute, agganciando il pubblico, costringendolo a capire quanto accade in scena, ben oltre l’immagine sacra, surreale e festosa del lieto fine, quella del loro matrimonio – tenerissimo certo, ma quasi accidentale e quindi venato d’inquietudine e d’amarezza – lì dove come in una giostra di suoni, colori e coriandoli, finiranno per scambiarsi meravigliosi propositi di poesia, lasciando passare l’idea esatta di un piccolo congegno scenico che potenzialmente, alla stregua d’un carillon, potrebbe suonare all’infinito.

Anche nel corso dell’ultima serata della ventunesima edizione di “Scenari Pagani” non può mancare l’appuntamento delle 20.30 con l’AperiSpettacolo “Tarallucci e Vino”, il prologo enogastronomico della giornalista Nunzia Gargano in collaborazione con Ritatti di Territorio.

Sabato 24 marzo il viaggio attraverso le eccellenze food della Campania vedrà in campo il Caseificio Aurora di Sant’Egidio del Monte Albino. Non mancheranno, ovviamente, i tarallucci del biscottificio Pisacane di Agerola e il vino del main partner Vini Santacosta di Torrecuso.

Leave a Comment

Cerca Evento