Tra gli scavi archeologici sono emersi resti che molto ci raccontano sulla pratica del gioco d’azzardo
Il gioco d’azzardo è ormai un tema all’ordine del giorno, inserito nell’agenda politica non solo italiana, e oggetto di ordinanze e provvedimenti locali che fanno molto discutere.
Dalla legge che vieta la pubblicità dei casinò legali online, alle ordinanze sulla distanza minima delle sale giochi dai luoghi sensibili, il tema dell’azzardo oggi riscuote un’attenzione particolare.
Che gli italiani siano un popolo di giocatori, è un dato che emerge da varie statistiche, ma si può affermare che quella per il gioco non sia una passione recente.
Nell’antico sito di Pompei tra gli scavi archeologici che hanno preservato e restituito quella che era una cittadina del 79 a.C., sono emersi anche resti che molto ci raccontano sulla pratica del gioco d’azzardo un paio di millenni fa.
E se ancora siamo davanti al nostro tablet chiedendoci quale casinò online scegliere, forse avremmo molto apprezzato una visitina nell’antica città ai piedi del Vesuvio con partita inclusa.
Un affresco rinvenuto nell’osteria situata nella Via di Mercurio, infatti mostra come il vizio dell’azzardo, fosse tale anche molti secoli fa.
Lo conferma anche una vecchia legge, la lex tabularia che in età repubblicana poneva un limite al gioco, cercando di arginarne la pratica e gli effetti.
Quale casinò (non online) scegliere a Pompei?
Diverse sono le testimonianze sulle pratiche del gioco d’azzardo nell’antichità, provenienti dai ritrovamenti nell’area archeologica più ricca d’Italia. Vi sono infatti una serie di affreschi posti in diversi locali.
Quello già citato, in Via di Mercurio, ripropone una partita che viene giocata su un tavolo, tra salsicce e cipolle.
Un altro affresco, ritrovato nella Insula 14 al civico 36, e che adesso è custodito al Museo Nazionale di Napoli, raffigura diversi momenti del gioco d’azzardo. Si tratta di una partita molto accesa, con l’accompagnamento di alcune iscrizioni, che riportano le minacce che i giocatori, probabilmente in disaccordo, si scambiano. L’affresco riporta anche l’intervento dell’oste, che cacca via gli avventori litigiosi. I due, fuori da lì, dovranno trovarsi un altro posto in cui giocare.
E come avviene ancora oggi, quando ci si chiede quale casinò online scegliere, avranno continuato a discutere fuori sulla scelta di una nuova osteria in cui continuare la partita interrotta.
Dagli antichi ai moderni, la passione del gioco continua nei casinò online legali
In tempi di gioco a distanza, di app che mettono le slot machine in tasca, in cui la domanda quale casinò online scegliere, ha tantissime risposte e tutte attraenti, si fa quasi fatica comprendere quanto antica e quanto invariata sia rimasta la pratica del gioco.
Oggi, così come 2000 anni fa si gioca, si vince, si perde e si discute sull’andamento di una partita. Ma il senso del gioco resta lo stesso: sfidare la sorte e vincere.
Si racconta che l’imperatore Augusto una volta perse ventimila sesterzi in una sola partita. Da quanto è stato scoperto da alcune lettere inviate a Tiberio, pare che Augusto organizzasse continuamente partite per gli ospiti durante i banchetti. L’imperatore inoltre amava scommettere su qualunque cosa: dagli animali, alle corse, ma gradiva anche giochi semplici come pari o dispari, a patto che vi fosse del denaro in gioco.
Si sa inoltre con certezza, che anche Nerone sia stato, nel corso della sua breve vita, un giocatore molto assiduo.
La passione del gioco attanagliava l’imperatore Claudio al punto che il suo carro per gli spostamenti era stato trasformato in una sala da gioco. Il primo casinò da portarsi dietro, come una app dei nostri tempi.
Oggi ci si interroga su quale casinò online scegliere, ai tempi si decideva in quale osteria recarsi per bere vino, riempirsi lo stomaco e fare una partita con amici o avventori incontrati sul posto. Il passo successivo fu quello della nascita delle “tabernae lusoriae”, i primi esempi di casinò veri e propri, dedicati all’azzardo.