Quattro volte Paperino. La grande mostra al MARTE di Cava de’ Tirreni

Dal 16 febbraio al 16 giugno 2019, Marte Mediateca, il polo culturale di Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno, spalanca le porte a “Quattro volte Paperino”, la mostra che rende omaggio a uno dei volti più iconici del fumetto internazionale.

Il papero con la casacca da marinaio è, infatti, di gran lunga il personaggio preferito dei lettori del settimanale Topolino secondo un sondaggio realizzato qualche tempo fa in occasione dell’uscita del numero 3000. 

Organizzata dell’associazione culturale “C’è Cultura su Marte” in collaborazione con la Fondazione Franco Fossati e il museo WOW Spazio Fumetto di Milano, e in partnership con il CAVACON, l’esposizione conta su albi, tavole e acetati originali, pannelli con le storie più significative, approfondimenti e memorabilia, che arrivano dall’archivio della fondazione milanese e da numerose collezioni.
Il percorso espositivo, che ricostruisce la carriera di Paperino, racconta tutte le anime di questo personaggio così amato dal grande pubblico: Paperino classico (il papero collerico, pigro, ma anche generoso, che tutti noi conosciamo) per arrivare a Paperinik (l’eroico difensore della città di Paperopoli), PK (la versione supereroistica di Paperinik), e infine a DoubleDuck (intrepido agente segreto).
Quattro alter ego del simpatico papero che hanno conquistato l’immaginario di tre generazioni, da quel lontano 1934 in cui il personaggio si presentò al pubblico per la prima volta ai nostri giorni.
La mostra è articolata in cinque sezioni. La prima, curata da Luigi Bona, direttore di WOW Spazio Fumetto, è dedicata al Paperino classico: nato nel lontano 1934, fa la sua comparsa nel cortometraggio d’animazione “The Wise Little Hen”. Con un lungo becco e le mani che sembrano più le ali di una papera, appare molto diverso da come è oggi. Questo lo step in cui viene raccontata la nascita, l’evoluzione grafica e caratteriale e ci narra le sue avventure più famose, con particolare attenzione sulla produzione italiana, fiore all’occhiello del fumetto Disney a livello mondiale.
La seconda, a cura di Luca Bertuzzi, è dedicata al ladro imprendibile ispirato a Diabolik Paperinik (1969): partendo dagli esordi più cupi e noir, quando si faceva chiamare Diabolico Vendicatore e vendicava i torti subiti da Paperino, fino ad arrivare all’impavido supereroe dei nostri giorni, in cui ha spesso dovuto affrontare “minacce” assai concrete e quotidiane, dalle diete dimagranti all’inquinamento selvaggio.
La terza, curata da Alberto Brambilla, è dedicata a PK, supereroe ispirato all’universo Marvel, che combatte contro invasori alieni, intelligenze artificiali impazzite, cellule terroristiche. La sezione analizza i motivi del suo successo a partire sia dagli elementi di innovazione grafica portati nel fumetto disneyano, che dalle tematiche più mature rispetto al classico fumetto Disney.
La quarta, a cura di Riccardo Mazzoni, è riservata a DoubleDuck, il nome in codice di Paperino quando fa l’agente segreto per l’Agenzia. La nuova versione, più seria e avventurosa, nasce nel 2008, ispirandosi allo 007 di Ian Fleming.
Una quinta sezione sarà dedicata ai personaggi Disney in Italia, paese che ha avuto un ruolo importante fin dagli inizi. La testata “Topolino” esce a Natale 1932 con disegni di autori italiani. Poco tempo dopo iniziano ad arrivare le storie americane, pubblicate a breve distanza dall’uscita originale.
Il primo editore è il fiorentino Nerbini, ma è con Mondadori – complice anche l’amicizia fra Arnoldo Mondadori e Walt Disney – che il fenomeno editoriale assume una dimensione rilevante. La prima innovazione di prodotto italiana è del 1949. La veste editoriale si trasforma e passa dal “lenzuolone” (grandi pagine, simili al “Corriere dei Piccoli”) al formato “pocket” che conosciamo oggi. Mondadori capisce rapidamente che per mantenere alta la qualità di queste riviste e vivo l’interesse dei lettori, va creata una squadra di disegnatori capaci di produrre storie a ritmi elevati. Nasce così la scuola italiana degli autori Disney, che dagli inizi con artisti come Guido Martina, Giuseppe Perego, Giovan Battista Carpi, Pier Lorenzo De Vita, Romano Scarpa e Luciano Bottaro arriva fino ai giorni nostri, con centinaia di autori coinvolti in una produzione di alta qualità esportata in ogni parte del mondo.
Spesso vittima dello zio Paperone e del cugino Gastone, Paperino è stato per anni relegato al ruolo di perdente. Negli anni però gli autori italiani hanno voluto raccontare un’altra storia e hanno dato vita a un Paperino, eroico, romantico, e avventuroso. Allora nascono storie in cui Paperino fa il guerriero samurai, oppure il cow-boy; viene cioè allontanato dall’ambiente in cui era nato – Paperopoli – ma il tutto senza mutare il suo profilo psicologico, autentico dogma della casa madre. È in questo filone che si iscrivono le celebri “parodie Disney”, come per esempio Guerra e pace disegnata da Carpi. Gli italiani fanno storie più lunghe rispetto a quelle americane – che sono spesso più brevi e piene di gag – giocano sull’ambientazione, sviluppano la narrazione e soprattutto fanno evolvere i profili dei personaggi.
In quest’ottica, la vera chicca della mostra saranno gli acetati originali disegnati da Romano Scarpa negli anni ottanta, utilizzati per la famosa Camminata Disney. Il cortometraggio dura poco più di cinque minuti e nasce come sigla d’apertura del programma televisivo di Rete 4 Topolino Show – Vai col Verde, una trasmissione nella quale veniva proiettato materiale disneyano, si organizzavano giochi con bambini presenti in studio e persino incontri con personalità del calibro di Marco Rota e Gaudenzio Capelli, allora direttore di Topolino. La sigla rimaneva però la parte più interessante, perché per la prima volta vedeva i personaggi Disney prendere vita in uno stile diverso dal solito, e con un cast che comprendeva figure che fino a quel momento non avevano mai avuto l’onore di apparire in animazione. 
Nel corso del periodo della mostra sono previsti eventi, incontri con autori e presentazioni, che permetteranno ai fan di approfondire la loro conoscenza di Paperino.
In quest’ottica, il Cavacon Comics & Games annuncia che molteplici saranno le attività promosse dall’Associazione che andranno ad arricchire l’offerta di Quattro volte Paperino con incontri di games, masterclass sul fumetto ed eventi cosplay. La partnership si concluderà con l’edizione CAVACON 2019 per l’occasione a tema Disney, in programma dal 14 al 16 giugno 2019, sempre al Marte.
Associati all’esposizione anche una serie di attività e laboratori didattici a cura dell’associazione L’Albero delle…Idee (pensate per bambini e ragazzi dai 3 ai 19 anni) volti ad introdurre studenti e appassionati in un mondo nel quale coesistono musica, immagine, cinema e fantasia. Allo scopo di favorire la conoscenza del personaggio e delle opere in mostra attraverso un approccio immediato, non convenzionale e ludico, non mancheranno le merende con percorso alla mostra e laboratorio per i bimbi e le visite guidate teatralizzate per tutta la famiglia.
La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 (ultimo accesso ore 19.00); sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 21.00 (ultimo accesso ore 20.00).
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