La storia del Sinco campano

Cosa succede se uniamo la tombola e il bingo? Otteniamo uno dei giochi di carte più apprezzato di sempre qui in Italia: stiamo parlando del Sinco, un gioco da tavolo che occupa i tavoli di tutto il nostro Paese a ogni festività natalizia ma non solo, perché il Sinco è un party game da poter giocare in ogni momento, sia in famiglia, sia con amici. Un gioco tutto campano che ormai è entrato a far parte della cultura ludica dell’intera penisola, proprio quando nella Campania è stata istituita la capitale italiana della cultura per il 2022.

Come è nato Sinco?

L’inventore del gioco è un napoletano doc, ovvero Salvatore Emilio, da sempre appassionato dei giochi da tavolo e in cerca di un gioco da tavolo per divertirsi in famiglia e con gli amici durante le feste. Con il passare degli anni, il gioco è stato sempre più apprezzato durante le partite e ciò spronò Salvatore a cominciare la commercializzazione e produzione del gioco per il mercato italiano. Iniziò così a consegnare una dozzina di copie del Sinco a ogni negozio di Napoli, per vedere se il gioco avrebbe venduto o meno.

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La risposta fu molto positiva: quando Sinco arrivò sugli scaffali dei negozi di giocatoli di Napoli negli anni ’80, andò letteralmente a ruba. Il gioco fu un successo commerciale e ben presto venne venduto anche nelle giocattolerie del resto del Paese. Tutt’oggi, il gioco di Sinco è ancora in vendita per chi volesse provare questo grande classico ed è entrato di diritto tra i migliori giochi di natale per tutta la famiglia. Infatti, il suo creatore si è sempre rifiutato di vendere i diritti alla grande produzione, motivo per cui non troverete nessun marchio famoso sulla scatola del gioco.

Inoltre, Sinco è pure coperto da copyright: non solo il nome del gioco stesso, ma anche l’immagine della scatola perché le persone raffigurate sono lo stesso creatore del gioco e la sua famiglia. Una mossa a dir poco vincente, perché nonostante in molti abbiano provato a copiare il gioco, la scatola ha permesso a Sinco di rimanere sempre riconoscibile al grande pubblico.

Come si gioca a Sinco

Il gioco del Sinco è rimasto sempre fedele a sé stesso, senza mai cambiare le meccaniche di gioco che uniscono la tombola al bingo. Cruciali sono le carte, visto che ogni giocatore possiede una carta formato extra-large (chiamato “tabellone”) dove sono riportate al suo interno i simboli delle carte da briscola. A turno, un giocatore prende un mazzo di carte da briscola e le estrae una alla volta, chiamandole per nome. In tal modo, tutti i giocatori possono controllare se hanno il simbolo delle carte estratte sul proprio tabellone (e in caso di conferma, coprono quel simbolo).

Sul tabellone di ciascun giocatore sono presenti cinque combinazioni differenti:

  • centro: una singola carta al centro del tabellone;
  • angolo: le quattro carte ai quattro angoli del tabellone;
  • poker: le prime quattro carte di fila nella parte superiore del tabellone;
  • rombo: le quattro carte intorno alla carta della combinazione del centro;
  • sinco: combinazione che si ottiene quando escono le carte rappresentanti uno dei quattro lati del tabellone oppure una delle due linee diagonali del tabellone.

Proprio l’ultima combinazione, dalla quale deriva il nome del gioco, fa terminare la partita quando uno dei giocatori la completa sul proprio tabellone. Non è la fine del gioco ovviamente: finita una partita, i giocatori si scambiano i tabelloni fra di loro e adesso toccherà a un altro giocatore prendere il mazzo da briscola da dove estrarre le carte.

Per giocare a una partita però è necessario pagare una “commissione” per entrare: 5 fagioli (di solito si usano questi oppure anche delle pedine), dove ogni fagiolo verrà messo nel montepremi di ognuno dei premi. Così solo chi riesce a completare una delle combinazioni durante una partita otterrà dei fagioli/pedine da poter usare per continuare a giocare.

Altri giochi di carte famosi in Italia

Non sorprende che un gioco di carte come Sinco abbia avuto tanto successo in Italia: nel nostro Paese, in generale i giochi di carte vengono sempre apprezzati. Dopotutto, siamo la patria della briscola, della scopa e del tressette. Molti giochi di carte sono stati fedeli compagni di intere generazioni di italiani, specialmente durante le grandi riunioni di famiglia nei periodi di festività. Dopo il pranzo o la cena in famiglia, è infatti quasi tassativo riunirsi tutti a tavola per giocare insieme a qualcosa.

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Tra i giochi più in voga al giorno d’oggi troviamo anche il Burraco, Scala 40 e Bestia. Non solo, perché anche giochi più d’azzardo, come il poker e il blackjack, sono molto giocati qui in Italia: sono due dei giochi di carte offerti dai casinò online su Casinos.it più seguiti e disponibili pure con un croupier live quando si accede da PC o telefono. È addirittura presente il baccarat con croupier dal vivo, un gioco molto famoso in Francia che ha preso piede anche qui in Italia.

La lista dei giochi di carte va avanti poi con grandi classici come sette e mezzo e saltacavallo (chiamato anche zompacavallo). Da citare pure il famoso mercante in fiera, un gioco che si comincia a diffondere in Italia a partire dall’Ottocento e che tutt’ora viene giocato a ogni Natale da praticamente quasi tutte le famiglie italiane. Chi invece vuole provare un gioco di carte molto innovativo, divertente e rapido da giocare, può provare Exploding Kittens, uno dei giochi di carte contemporanei più famosi al mondo (adatto per tutta la famiglia).

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