Calcio: il Napoli stellare di De Laurentiis incanta anche l’Europa

Con il calendario di calcio che diventa sempre più frenetico diventa difficile, ma necessario fare un punto su questa prima parte di stagione a cui abbiamo assistito. A parte le dinamiche interne dei cinque maggiori campionati di serie A, risulta oggi necessario ascrivere anche quello olandese di Eredivisie, sia per completezza, ma anche per comodità visto che Feyenoord e Ajax, sono capitate negli stessi gironi di Champions e di Europa League, con formazioni italiane come Lazio e Napoli.

Il Napoli di Luciano Spalletti tra Champions League e campionato

Proprio il Napoli di Luciano Spalletti ha recentemente incantato l’Europa inanellando tre vittorie prestigiose di cui due di esse ottenute in trasferta su campi notoriamente ostici come quello di Glasgow in Scozia e ancora di più come quello di Amsterdam in Olanda. La gara disputata lo scorso 4 ottobre alla Johan Cruijff Arena ha visto protagonisti Giovanni Di Lorenzo e compagni, che hanno espugnato Amsterdam ottenendo una vittoria senza precedenti per il club azzurro. Non a caso il Corriere dello sport l’ha definita una vittoria tennistica, per via del largo successo terminato 1-6 per il Napoli. Napoli che pur avendo già ottenuto in passato buoni risultati in Europa, non aveva mai segnato così tanto. Tra i ricordi c’è una larga vittoria in Coppa Uefa durante la stagione 1992-1993 contro il Valencia: gara che terminò 5-1 in favore dei partenopei. Un’altra dimensione e un’altra epoca per il calcio, oltre che una differente competizione, che il club aveva vinto grazie a Maradona e Careca, quattro anni prima.

Questa però è una vittoria 2.0 che segna l’accesso del Napoli ai piani alti del calcio europeo attuale. Infatti commentatori e giornalisti hanno già sentenziato che questa prima parte di Champions League ha messo il Napoli a paragone con Bayern Monaco, Real Madrid e Manchester City, a cui forse bisogna aggiungere anche l’attuale PSG. Quattro club con un diverso approccio, ma soprattutto con un palmares e un monte ingaggi non paragonabile a quello del Napoli. Ecco perché la dimensione del successo, che è arrivato dopo quello interno contro il Liverpool e in trasferta contro i Rangers ha un significato ancora maggiore, più importante.

Per il Napoli in Champions League è tempo di record

Infatti per la prima volta il Napoli ha vinto le prime 3 gare della fase a gironi di CL, diventando la quarta squadra italiana a ottenere questo primato, dopo Milan, Juventus e Inter. Scavalcate per il momento anche Atalanta e Roma, che nelle ultime edizioni sono arrivate laddove il Napoli non è mai giunto, ovvero ai quarti di finale. L’asticella sale e con essa anche l’aspettativa per una squadra che in termini di quotazioni è già passata da 65.00 a 33.00, come club che potrebbe aggiudicarsi il trofeo, almeno per quanto riguarda il dato statistico relativo ai bookmakers presenti in Europa. Le dimensioni del successo della squadra di Spalletti pongono questo Napoli a domandarsi dove vuole e può arrivare, a partire dai confini nazionali, dove manca da troppo tempo una vittoria importante come quella dello scudetto. Il Napoli di De Laurentiis ha vinto fin qui tre volte la Coppa Italia e una volta la Supercoppa italiana, imponendosi contro la Juventus. Ed è andato più volte vicino allo scudetto, non solo durante la stagione 2017-2018, quando c’era alla guida Maurizio Sarri, ma anche in altre occasioni con Mazzarri e con lo stesso Spalletti lo scorso anno.

Gli obiettivi stagionali: l’asticella deve essere alzata per ottenere dei successi ora

Bisogna ora capitalizzare al meglio i risultati e sarebbe uno scenario nuovo e differente per un gruppo nuovo che ha vinto poco e nulla fin qui. La squadra durante la scorsa estate è stata ampiamente rinnovata e sono cambiate anche alcune dinamiche interne in termini di leadership. In questo nuovo Napoli infatti i senatori sono diventati Mario Rui, il capitano Giovanni Di Lorenzo e ancora Piotr Zielinski, lo stesso Alex Meret e Matteo Politano. Una rosa che punta anche sulla freschezza con un’età media piuttosto bassa, rispetto a club come Inter e Juventus, per fare degli esempi.

La rosa del Napoli: l’organico a disposizione di Luciano Spalletti per questa stagione

Sulla stessa lunghezza d’onda del Milan di Pioli, formazione che in campionato il Napoli ha già affrontato vincendo il confronto diretto proprio contro i rossoneri, nonostante l’assenza di un giocatore importante come quel Victor Osimhen, autentico fulcro e terminale offensivo per il gioco di Spalletti. Il Napoli però dopo aver sostituito Mertens e rinunciato a Insigne, Petagna e Ounas, ha trovato proprio nei suoi nuovi attaccanti la chiave per vincere le partite. Raspadori, Simeone e Kvaratskhelia sono stati già determinanti in campionato come in Champions, realizzando reti pesanti e disputando prestazioni di assoluto livello. Un commento a parte lo merita proprio l’esterno georgiano, che arrivato nel club partenopeo non aveva ottenuto grande risposta da parte di critica e pubblico. Con il gol realizzato contro l’Ajax le sue reti salgono a 6 a cui bisogna aggiungere 4 assist; un impatto decisamente sorprendente per un calciatore che viene da un torneo minore. Importante però finora anche l’apporto di difensori e soprattutto di centrocampisti, dove spiccano su tutti Zielinski, Anguissa e Ndombele in Champions, mentre in campionato sono andati a segno anche Lobotka ed Elmas. Sempre in campionato il giocatore più prolifico è stato fin qui proprio Kvaratskhelia con 5 reti, seguito da Politano, Anguissa, Kim Min-jae e da Osimhen, tutti con due reti. Per quanto riguarda il discorso relativo alle scommesse serie a grazie ai successi contro Lazio, Milan e Torino, senza dimenticare le prestazioni in Europa, le quotazioni del Napoli diventano sempre più elevate, gara dopo gara.

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