Perché il Texas Hold’em è la specialità di poker più diffusa?

Caratteristiche, origine e regole: ecco tutto quello che c’è da sapere

Quando si parla di poker oggi ci si riferisce molto probabilmente al Texas Hold’em, questo perché è la specialità di poker più diffusa e giocata in Italia e nel mondo. In passato non è sempre stato così, ad esempio, nel nostro Paese fino a qualche decennio fa si giocava soprattutto ‘all’italiana’, cioè con la specialità 5 card stud. Come ha fatto il poker ‘alla texana’ a diventare il nuovo riferimento a livello mondale? Lo scopriamo in questo articolo.

Le caratteristiche del Texas Hold’em

Per prima cosa chiariamo che cos’è il Texas Hold’em. Si tratta di una specialità di poker a carte comunitarie, cioè che prevede una serie di carte scoperte che possono essere viste da tutti i giocatori e utilizzate per la composizione del punto. Si gioca con un mazzo da 52 carte francesi e al tavolo possono sedersi da due a dieci giocatori, i quali ricevono solo due carte a testa.

Sul tavolo vengono invece calate le cinque carte comuni, suddivise in tre momenti diversi, a cui corrispondono dei giri di puntate: nel “flop” vengono scoperte le prime tre, nel “turn” la quarta e nel “river” la quinta.

Come le altre specialità, anche il texas holdem può essere giocato in diverse varianti, di cui la più conosciuta è sicuramente la “no limit” o senza limite al piatto. Questa variante è quella utilizzata nei tornei più prestigiosi come le World Series of Poker. Altre celebri varianti sono:

  • limite al piatto o pot limit
  • limite fisso o fixed limit
  • misto o mixed.

Le origini del Texas Hold’em

Sebbene il poker abbia una storia ben più antica, le prime notizie del gioco, come viene inteso oggi, si risalgono alla prima metà dell’Ottocento, negli Stati Uniti. Nei saloon del selvaggio West e sui battelli sul fiume Mississippi, il poker comincia a diffondersi e nascono in questo periodo le prime specialità. Il Texas Hold’em, secondo quanto riportato nella legislazione dello stato del Texas, è nato nei primi anni del ‘900 nella città di Robstown.

Fino alla seconda metà del secolo scorso il poker era relegato in un ambiente a dir poco borderline: i bari, le partite truccate e le connessioni con la criminalità, sia comune che organizzata, erano parte integrante del mondo del poker. La svolta avviene quando il poker viene portato a Las Vegas e cominciano a essere organizzati i primi tornei come le World Series of Poker. Nasceva così il poker sportivo e la specialità scelta per gli eventi più importanti era proprio il Texas Hold’em.

Perché il Texas Hold’em è la specialità poker più diffusa

Vediamo ora quali sono i motivi che hanno determinato il successo del Texas Hold’em in tutto il mondo.

Facilità delle regole

Tra questi c’è sicuramente la facilità delle regole, che sono poche e possono essere apprese in modo piuttosto veloce anche dai principianti. A una dinamica di gioco semplice corrisponde però un elevato livello di coinvolgimento e di divertimento. Inoltre, il fatto che si possa imparare in poco tempo, non significa che si possa diventare un giocatore professionista senza sforzo: si dice che per capire il poker alla texana bastino cinque minuti, ma per padroneggiarlo non basta una vita.

Perfetto per la TV

Un’altra caratteristica che ha contribuito al successo di questa specialità di poker è il fatto che è perfetta per la televisione. Il Texas Hold’em permette di coinvolgere lo spettatore nella dinamica di gioco, offrendogli anche più informazioni rispetto agli stessi giocatori al tavolo. Grazie a una piccola telecamera, chiamata “hole cam” o “pocket cam”, i telespettatori possono infatti sapere quali sono le carte coperte di ogni giocatore. L’elevato numero di show televisivi dedicati al poker texano ha contribuito, insieme ai film e alle serie TV, a farlo entrare nella cultura di massa.

Adatto al gioco online

Il poker online ha rivoluzionato il modo di giocare negli ultimi vent’anni.  E anche nelle poker room virtuali il Texas Hold’em risulta essere la specialità più adatta e la più semplice da giocare. Così anche l’avvento di Internet può essere considerato un fattore che ha contribuito al successo del poker texano a scapito di altre specialità.

L’effetto Moneymaker

L’aumento di popolarità del poker e in particolare del Texas Hold’em, secondo molti, è correlato anche alla clamorosa vincita di un giocatore non professionista alle World Series of Poker del 2003. Il protagonista di questa incredibile storia è Chris Moneymaker, un semplice contabile americano che si aggiudicò il Main Event al Binion’s Horseshoe di Las Vegas vincendo il premio di ben 2,5 milioni di dollari, avendo speso appena 40 dollari per partecipare. Da allora molte persone in tutto il mondo si appassionarono al Texas Hold’em attratti dall’idea che, attraverso il poker, un giocatore amatoriale possa battere i professionisti e diventare milionario da un giorno all’altro. Dopo il 2003, infatti, il poker ha vissuto un vero e proprio boom negli Stati Uniti e non solo.

Conclusione

Ancora oggi il Texas Hold’em continua a essere la specialità di poker più amata e molto probabilmente continuerà a esserlo anche nei prossimi anni.

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